Libri per educare i bambini contro gli stereotipi: diteci la vostra!

La domanda per voi, cari lettori, è questa: nell’immaginario collettivo ci sono tanti concetti (e anche preconcetti) che in qualche modo condizionano i nostri comportamenti. Nei nostri pensieri ci sono “ruoli” adatti o non a certe persone. Ma ai bambini cosa dobbiamo insegnare? Dobbiamo aprire completamente le loro menti o in parte è giusto che possano preconfezionarsi dei loro personali stereotipi? 
C’è chi continua a pensare che, per una società più civile, sia necessario educare bambini e ragazzi a combattere gli stereotipi di genere, causa di intolleranza, discriminazioni e disparità.
Partendo da questo pensiero, la casa editrice Settenove, ha pubblicato due libri che aiutano i bambini a combattere i preconcetti.
Ettore, l’uomo straordinariamente forte parla di un circense capace di imprese straordinarie, come sollevare due lavatrici con un dito oppure tirare un carrello pieno di leoni con i denti. Ettore però ha un segreto: lontano dal tendone, nella sua roulotte, ama fare la maglia e lavorare all’uncinetto. Un’attività che tiene nascosta perché, nell’immaginario comune, a un vero uomo non s’addice dilettarsi con ferri e merletti. Un giorno il suo segreto viene scoperto da due colleghi, che invidiosi del suo talento lo scherniscono davanti a tutti. Ma Ettore riuscirà a dimostrare che fare la maglia è più utile di quanto si creda, perché una tempesta porterà via tutti i vestiti del circo e anche il tendone.
Mi piace Spiderme, e allora?” racconta la storia di Cloe che ha sei anni e adora fare cose “da maschi”. Le piace andare a scuola con la cartella di Spiderman che tutti, ad eccezione dei suoi genitori, considerano però non adatta a una bimba. Cloe vorrebbe anche giocare a calcio, adora le magliette dei supereroi. Il libro affronta varie tematiche legate agli stereotipi, alla graduale consapevolezza della propria identità di genere ma anche al confronto tra i bambini: il problema dei giocattoli sessisti e la distanza tra la complessità sociale e culturale che Cloe incontra e il mondo ritratto nei libri per l’infanzia.

Questa tendenza all’educazione dei bambini alla decostruzione degli stereotipi è già molto diffusa all’estero. Un esempio? Guardate questo video!


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