Quest’avventura prende vita dalla passione per uno dei nostri parolieri preferiti. Biagio Antonacci non è solo un grande cantautore, Biagio è un uomo saggio, profondo, di cuore e di grande passione.
E proprio con parole che ricordano un abbraccio inizia il suo concerto allo stadio di San Siro a Milano: “Funziona solo se stiamo insieme”.
Questo è lo spettacolare Palco Antonacci prima del concerto.

Dato che Biagio non si smentisce mai, inizia il suo Live cantando “Cado”, il cui ritornello dice:
“…e sarà sempre festa
e sarà sempre festa
e sarà sempre festa oltre l’amore di più…”
Video:
Lo stadio di San Siro è un abbraccio di voci e sorrisi. Guardare tutti dal secondo anello è come tuffarsi nell’infinito. 50mila persone di diverse generazioni unite per cantare le sue canzoni… meraviglioso. Mille palloncini colorati che volano in alto nel cielo… emozione.
Biagio dice: “L’amore ci salva. Non c’è amore senza libertà”.
Vogliamo parlare degli altri protagonisti della serata?
Eros Ramazzotti e Laura Pausini.
Hanno cantato insieme a lui, ballato e scherzato.
Eros, dispettoso, durante il duetto accompagnati dal pianoforte, tappa il naso a Biagio:
“Prova a cantare con il naso tappato, adesso.”
Laura, voce esplosiva, entra in scena con un vestito bianco. Biagio le dice:
“Ti sei vestita da sposa?”
Lei: “Per l’occasione…”
Iniziano a cantare “Convivendo” le cui parole guarda caso dicono:
“Un po’ colpa mia un po’ colpa tua, sposiamoci!”
Cantano un’ultima canzone tutti e tre insieme “Tra te e il mare” e poi che fanno?Beh, si scattano un bel selfie!
Ci sono stati molti momenti esplosivi, dove rimanere seduti era impossibile come quando ha cantato uno dei suoi maggiori successi “Liberatemi” e istanti davvero toccanti, dove l’emozione è diventata liquida ed è sgorgata dagli occhi, anche quelli di Biagio, che ha dedicato San Siro al suo papà Paolo.
Biagio si fa portare qualcosa, ci scrive sopra e la sua frase appare a tutti noi sul grande schermo:
“Papà ti amo”.
Infine, dopo averci fatto ballare, commuovere e divertire, tutto si smorza e non ci puoi credere che sia finito… Invece Biagio rimane. Parla al suo pubblico come fa sempre prima e dopo ogni canzone.
“Sapete com’è, se sforiamo anche solo di due minuti… si va sul penale”, ripete più di una volta. E noi rimaniamo ad ascoltare. Biagio trama qualcosa e sappiamo che ci sorprenderà ancora una volta.
“Preparate la chitarra!” annuncia rivolgendosi allo staff.
E così, canta un’ultima canzone “Così presto no”, solo lui e la chitarra, creando una tale intimità che sembra di essere più vicini e tutti un po’ più innamorati della vita.
“Ti vedo donna da qui, mi devi parlare dai, raccontami. Due occhi che dentro i miei si lasciano andare un po’…
… No che non è la tua ultima storia d’amore…”
Un’esplosione di applausi saluta Biagio e lui saluta noi, così… ed è semplicemente Biagio.
Un ultimo sguardo a San Siro illuminato a giorno, alle migliaia di persone che tornano a casa. Io e Barbara siamo estasiate.
“Venire a vedere Biagio è una garanzia” dico.
Poi fuori Barbara dice:
“Guarda la gente, sono tutti gentili, altro che partite di calcio che se menano”.
Io:
“Sì, è vero. E’ come se Biagio ci avesse fatto a tutti una dose d’amore…”
In macchina risulta impossibile non canticchiare le sue canzoni, il viaggio di ritorno comporta questo. E l’amore? Quello di cui parla Biagio, cosa comporta?
Lui dice:
“…L’amore ti annaffia e ti gonfia le guance, ti mette le ali e vai su
ti toglie gli odori che hai preso per strada
pulisce rinnova e vai su…”
“Sapessi dire no.”
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