Questo è il tema di cui si è molto discusso in questi ultimi giorni.
Nel Museo Etnografico di Ankara è esposta la Bibbia ritrovata in Turchia nel 2000 risalente, a quanto pare, a 1500 – 2000 anni fa.
La Bibbia racchiude il Vangelo di Barnaba, discepolo di Cristo, contenente rivelazioni scioccanti per il mondo religioso cristiano.
Pare che il libro, scritto in lingua aramaica su pagine di cuoio con lettere dorate, sia stato tenuto nascosto a lungo dopo il suo ritrovamento.
Il Vaticano chiede di esaminare l’opera all’interno della sede della Chiesa per cercarne le prove di autenticità.
Infatti qualcuno ha già parlato di una bufala: potrebbe trattarsi dell’opera di un falsario, che secondo alcuni potrebbe essere uno studioso ebreo occidentale del Medioevo.
Finora l’interesse principale consiste in alcune dichiarazioni di Gesù in cui si profetizzerebbe la venuta di Maometto, anche se nessun media ha pubblicato una riproduzione delle esatte dichiarazioni attribuite al Cristo. Il mondo Islamico, seppur con qualche contraddizione, tende a riconoscerne l’autenticità.
Religiosi e non, attendono sviluppi…
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