Oggi le Books Hunters intervistano per voi i curatori dell’Antologia collettiva composta da otto racconti “Ore nere” prima uscita della collana libraria “Altrisogni presenta” edita da Dbooks.it e curata da Altrisogni.
Grazie ad Altrisogni e a Vito e Christian per essere nostri ospiti. Innanzi tutto complimenti a tutti gli otto autori dei racconti, questa antologia rispecchia perfettamente ciò che era la vostra premessa iniziale. C’è poi una frase che testimonia in maniera eloquente quanto il vostro impegno sia reale e sincero verso chi scrive. Voi infatti affermate di tenere molto al fatto che il lettore oltre che ad apprezzare i vostri autori, arrivi anche a cercarli, sostenerli e supportarli. Ci sembrava doveroso sottolineare questa vostra peculiarità.
Vito
Vito
Christian
Ora sotto con le domande:
1. Da dove nasce la vostra dedizione per il genere horror e la scelta di dedicare ad esso, oltre che al genere sci-fi e weird, una rivista specializzata chiamata “Altrisogni”?
Siamo entrambi appassionati di horror sia a livello narrativo che cinematografico. Prima come semplici lettori e spettatori e poi… come addetti ai lavori. Altrisogni nasce nel 2010 per dare agli esordienti italiani di narrativa fantastica una palestra e una vetrina, in cui crescere e farsi notare. La definizione “narrativa fantastica” comprende anche il fantasy, ovviamente, ma nel 2010 questo genere – anche quando di autori italiani – era già abbondantemente supportato, così abbiamo deciso di limitare il campo a horror, sci-fi e weird. Da allora, Altrisogni ha pubblicato tanti racconti e articoli relativi a quest’area dell’editoria italiana, con notizie, recensioni, interviste e consigli sulle tecniche di scrittura.
2. La vostra rivista dà la possibilità agli scrittori di vedere pubblicato il loro racconto. Una rivista digitale ricca anche di altri contenuti interessanti e dedicata alla letteratura fantastica. Ma allora il futuro dell’editoria è fantasy? Quali sono i generi più facili da “vendere”, oggigiorno?
Il futuro dell’editoria? Probabilmente vedrà una notevole “fetta” di prodotti pubblicati in formato digitale, ben più di oggi. E ci sembra che, tra tutti gli autori, quelli dediti al genere fantastico siano fra i più propensi a questa innovazione. D’altronde, anche se è vero che in Italia si legge poco, i lettori “di genere” sono spesso lettori forti, cioè coloro che possono trarre maggiore vantaggio dall’abbassamento dei prezzi, dalla diffusione e dalla “portabilità” concesse dal formato digitale.
Noi crediamo che fantascienza, orrore e bizzarro siano tra i generi più difficili da vendere al grande pubblico. La dimostrazione è che – mentre horror, fantascienza e weird languono ancora in un angolino delle librerie, sia fisiche sia online – il fantasy ha già avuto il suo boom negli anni scorsi, l’erotico sta decollando proprio in questo periodo, il noir e thriller hanno un buon seguito e il romanzo storico sta incontrando un certo successo… Parliamo però sempre di numeri ridotti. Basta andare a guardare le classifiche “ufficiali” generaliste per vedere quali siano i veri bestseller in Italia… e poi deprimersi. Oppure darsi da fare con rinnovata motivazione, per cercare di produrre qualcosa di bello anche per i generi che amiamo.
3. Otto racconti del terrore, brevi ma intensi, nudi e crudi. Sappiamo quanto la paura sia anche sinonimo di curiosità. Un po’ come se ci dicessero “Non aprite quella porta!”… di sicuro l’apriremo, matematico. Questa voglia di arrivare fino in fondo si fa strada anche con questi otto racconti. Spesso l’horror su carta, sembra fare meno “l’effetto brivido” rispetto alla trasposizione su schermo. Come avete operato la scelta dei racconti, a quale espressione di stupore, a quali brividi avete fatto appello?
Non cercavamo necessariamente “l’effetto” o la suggestione: quello che cercavamo era soprattutto una scrittura di buona qualità. Gli otto racconti hanno tutti partecipato al Premio Letterario “F. M. Crawford” e hanno preso voti elevati nella classifica che – da giurati – abbiamo stilato. Ovviamente abbiamo valutato anche altri aspetti dell’opera, quali l’originalità, l’efficacia, la completezza… e il fatto che il racconto ci “toccasse” per qualche motivo. Ad esempio, “Il quadro” di Yuri Abietti ci ha toccati per il suo stile lovecraftiano molto misurato e rifinito, con una costruzione a orologeria, mentre “Christmas killer” di Sandy Ecker ci ha trasmesso una sottile ma persistente inquietudine legata al nostro lavoro… e così via con le opere di ognuno: Valeria Barbera, Daniele A. Galliano, Matteo Pisaneschi, Filippo Santaniello, Davide Schito, Lia Tomasich.
Dopo la selezione, con gli autori abbiamo ovviamente svolto un lavoro di editing volto a ottimizzare sia la scrittura sia “l’effetto” generale. In alcuni casi si è trattato di raffinare lo svolgersi degli eventi, in altri di lavorare sui dialoghi così da renderli più chiari. In un caso l’intervento è stato sul finale, per potenziare l’effetto sorpresa e renderlo ancora più efficace. Siamo soddisfatti del risultato complessivo: la squadra di autori che abbiamo messo insieme per Ore nere è formidabile.
4. Entriamo nel vivo dell’antologia: ci sono racconti veramente crudi i cui personaggi sputano volgarità e abusano di corpi indifesi mischiando la tragica realtà con il mondo del sovrannaturale. Altri racconti, invece, portano il lettore a scontrarsi con qualcosa di più introspettivo e riflessivo ma comunque oscuro. Quanto può influenzare, il nostro animo, una storia ben congegnata e quanto lontano dalla realtà può portarlo?
La storia è solo uno degli ingredienti della “formula magica”: la forma stessa della narrazione è fondamentale. Abbiamo ricevuto racconti con idee ben congegnate che però si sono infranti su inesattezze linguistiche o su una struttura fallace. Nei casi in cui uno scrittore è così bravo da completare la sua storia ben congegnata con una tecnica narrativa efficace, allora il racconto innesca nel lettore quella che si chiama “sospensione dell’incredulità”: il lettore entra nel racconto e ne viene rapito, si affianca al protagonista e arriva a condividerne incubi e avventure. L’emozione è la chiave di tutto: se la scrittura riesce a suscitare emozioni, allora il racconto è efficace. Ma questo avviene solo quando la narrazione procede in modo fluido e coinvolgente, senza gli sgradevoli scossoni provocati da errori, inesattezze, incongruenze.
5. Otto considerazioni da lettrici:
– Primo Racconto: “Bellissimo. Le mie dita sono pulite, però…”.
– Secondo Racconto: “Volgarmente corretto”.
– Terzo Racconto: “Odio il Natale”.
– Quarto Racconto: “Cocktail di eroismo e mostri a gogo… sostanza verdognola che sa di tricolore”.
– Quinto Racconto: “Leggere fra le righe, o le righe leggono te?”.
– Sesto Racconto: “Esorcismo furbo?”.
– Settimo Racconto: “La gente parla per un BIP, tu impazzisci… triste realtà”.
– Ottavo Racconto: “Alla Jack Sparrow ne I pirati dei Caraibi”.
Dopo ogni racconto, ecco le nostre otto note. Se una storia suscita un parere, allora ha fatto centro. Vi è mai capitato di leggere un racconto horror che invece non è riuscito a far presa sulla vostra paura? Quali ingredienti deve avere per essere scelto e “infilato” di diritto nelle vostre antologie?
Ci capita praticamente tutti i giorni di leggere racconti che non fanno presa sulle nostre paure. Purtroppo questi otto racconti costituiscono una minoranza rispetto alla media dei componimenti analizzati durante il Crawford (e durante la nostra vita editoriale). Ma fa parte della natura delle selezioni: cerchi e scandagli finché non trovi la tua pepita d’oro. L’horror è un genere molto emotivo… come dicevamo poco fa lo scrittore deve riuscire a premere i pulsanti giusti nella mente e nell’animo del lettore. Ci sono tecniche da usare, accorgimenti, stratagemmi: alcuni scrittori di cui abbiamo letto i racconti padroneggiano perfettamente gli strumenti necessari per scrivere horror, altri devono ancora studiare ed esercitarsi.
Per le nostre antologie e per la selezione della rivista Altrisogni cerchiamo una buona qualità tecnica (ma non è necessaria l’eccellenza: Altrisogni è anche palestra di scrittura e lavoriamo con l’autore in fase di editing per ottimizzare l’opera), oltre a un finale efficace e a una certa originalità. L’originalità può essere data da un’idea vincente del tutto inedita o magari dalla rilettura – in modo nuovo e potente – di qualcosa di già visto. In sostanza, i “nostri” racconti devono comunicare qualcosa al lettore, devono essere “funzionali” ed efficaci.
Grazie ancora per essere stati nostri ospiti. In bocca al lupo per le prossime storie del terrore, dormite bene e… non aprite quella porta.
Grazie a BooksHunters per lo spazio dedicato ad Altrisogni e Ore nere. E non temete per noi… Abbiamo la sana abitudine di serrare bene la porta quando andiamo a dormire. Deformazione professionale!
Di seguito il link per l’acquisto dell’Antologia “Ore Nere”
http://www.dbooks.it/libreria/scheda/164/20/horror/ore-nere.html
Aggiornamento del 10/11/2014: L’antologia “Ore Nere” è ora acquistabile anche in cartaceo a questo link:
http://www.dbooks.it/libreria/scheda/166/20/horror/ore-nere—edizione-cartacea.html
oppure
http://www.ibs.it/code/9788897125174/ore-nere-otto-racconti.html
Di seguito il link per l’acquisto dell’Antologia “Ore Nere”
http://www.dbooks.it/libreria/scheda/164/20/horror/ore-nere.html
Aggiornamento del 10/11/2014: L’antologia “Ore Nere” è ora acquistabile anche in cartaceo a questo link:
http://www.dbooks.it/libreria/scheda/166/20/horror/ore-nere—edizione-cartacea.html
oppure
http://www.ibs.it/code/9788897125174/ore-nere-otto-racconti.html
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