Amici lettori oggi vi parliamo della simpaticissima Jessica Servidio.
Jessica Servidio (Urbino, 1994) nasce in un freddo pomeriggio di dicembre, nel pieno delle feste natalizie. Consegue un diploma di ragioneria con ottimi voti. Pur avendo una formazione prettamente tecnica è da sempre dedita alla scrittura e al mondo che racchiude. Ricorda ancora come iniziò a dar retta al suo istinto che la portò a scrivere, forse per la prima volta, un racconto breve in un pomeriggio di neve che tutto bloccava, mentre continuava a ricoprire col suo manto. Le piace scattare fotografie come istantanee dal quale estrapolare parole altrimenti perdute; le piacerebbe anche saperlo fare bene. Altre sue passioni sono la lettura e il disegno. Le cose che più la irritano al mondo sono le persone logorroiche dal disco rotto, quelli che fanno i provoloni con le sconosciute sui social network e i bagni pubblici dei treni. Spera di riuscire a spiccare il volo, sempre che le sue ali non rimangano ancorate al terreno.
Il suo libro:
Respiri
Sentimento e introspezione sono le parole chiave di questo romanzo, che mette a nudo l’anima della protagonista, rivelandone punti di forza e debolezze. “Un sogno: un vecchio salice all’orizzonte, un’ombra ai suoi piedi, appena visibile; Giulia gli si avvicinò, una figura umana. All’improvviso si arrestò, come inchiodata dai suoi stessi passi, entrambi immobili. Una folata di vento bastò, e si voltò. Lo riconobbe. La sveglia urlò”. È la storia di una donna che fu, di una donna che è, ancora, brancolando fra tutti i suoi fantasmi e un passato spezzato fra nomi perduti, sentimenti inconfessabili e… Luca. “Qualsiasi cosa succeda”. Disperatamente Giulia.
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