Sabato sera, durante il programma “Amici” di Maria De Filippi, è intervenuto Roberto Saviano, con un discorso sull’importanza della lettura.
Il nostro invito alla riflessione, riguarda un aspetto di quanto accaduto: Maria propone un flash mob “letterario” omaggiando tutti i presenti (tutti eh!) del libro “Le notti bianche” di Dostoevshij, Saviano parla di libri e lettura, le telecamere inquadrano centinaia di persone che in studio sfogliano il libro, e il miracolo è compiuto!
La macchina del potere mediatico si è messa in moto, ha raggiunto l’obiettivo prefissato (il passaggio di Saviano fa portare a casa a Maria il 23% di share) e parte la standing ovation per questa dichiarazione pubblica di viscerale amore per i libri.
Tutti in piedi ad applaudire al nobile sentimento che arricchisce le menti!
Loredana Bertè, la scorsa settimana, ha dato del “paraculo” a Briga (un cantante che concorre nel programma) perché con un rap arrangiato sulle note di Imagine di John Lennon, ha voluto ricordare gli oltre 900 morti nel Canale di Sicilia, ma si alza in piedi ad applaudire con grande enfasi all’appello di Saviano che spinge i giovani ad avvelersi del loro diritto alla lettura! In questo la signora Bertè non ha visto traccia di “paraculaggine…”
Ma allora, noi che tutti i giorni a gran voce cerchiamo di promuovere la lettura, non meritiamo forse altrettanta attenzione?
Certo che no!
Noi lo facciamo per passione, non siamo neanche pagati per questo!
Noi non ci chiamiamo Saviano e quindi è automatico che ciò che abbiamo da dire, sia meno interessante al confronto con le sue parole straripanti di verità assoluta!
Noi non regaliamo centinaia di libri di Dostoevshij, e fa niente se diamo voce e spazio e sostegno a chi, come Malala Yousafzai, si batte per il diritto all’istruzione.
Noi sgomitiamo per dire, in fondo, le stesse cose che ha “proclamato” nostro signore Saviano, ma non abbiamo le telecamere puntate addosso, non abbiamo il supporto del dio soldo che tutto può e tutto muove, e quindi la nostra voce si riduce a un sussurro…
Va bene così, ci accontentiamo di sussurrare la nostra passione per la lettura, lo facciamo con quello che abbiamo a disposizione (che non è poco, badate bene), e sfruttiamo il nostro spazio per dire che non abbiamo le fette di salame sugli occhi, che Maria non ha scoperto l’acqua calda con un flash mob dedicato ai libri (se ne sono organizzati tanti prima di questo), che Saviano ha recitato un copione che tanti altri mettono in scena su palchi meno “importanti”, ma lo fanno! E lo fanno con disinteresse…
E allora leggi per cambiare te stesso e il giudizio che nutri verso gli altri. Leggi per cambiarti nel profondo e fermarti a guardare i tuoi mondi con gli occhi di un bambino e la decisa consapevolezza di un adulto. Leggi perché te lo suggerisce quel lato di te, che in fondo, vuole ancora sognare e viaggiare lontano.
(Books Hunters Blog)
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