Il linguaggio del lettore – Gara fra tartarughe e lepri

Buongiorno lettori, quello di quest’anno è stato per noi il terzo al Salone del Libro di Torino, un’esperienza sempre unica, ricca di sorprese e conoscenze. Quello di cui vogliamo parlarvi oggi è un argomento in cui hanno cercato di coinvolgerci nell’edizione 2014, e… sì, anche quest’anno.
Insomma, crediamo sia il momento di confrontarci con Voi.

Leggere dovrebbe essere sempre un piacere, indipendentemente dal contesto in cui uno lo faccia. Soprattutto per noi blogger, credo sia necessario non perdere mai di vista il motivo per cui si è iniziato a farlo (anche qui ce ne sarebbero di cose da dire… le diremo).

Ma torniamo all’argomento…

Come ben si sa, leggere è un atto del tutto personale. Possiamo essere lettori lenti o veloci, questo conta relativamente, purché uno capisca ciò che sta leggendo e riesca a viverselo.



Qualcuno però la pensa diversamente, o comunque su questo argomento vuole farci scuola!

Per ben due volte siamo state accalappiate da ragazzi che ci hanno spiegato il “metodo per leggere (non ci ricordiamo quante) parole al minuto”. Insomma un sistema per incrementare la lettura.
Un lettore passionale avrebbe fatto come noi: sarebbe inorridito.
Perché dovrei fare della mia lettura una gara? Per leggere più libri all’anno? Per fare cumulo, numero, perché fa figo avere 1000 libri letti su Goodreads?

Sarà mica questione di ottimizzazione dei tempi, vero?
Anche perché il tempo che noi dedichiamo alla lettura è l’ottimizzazione del tempo stesso.

Risparmiare dieci minuti oggi e dieci domani, farà diventare la lettura routine meccanizzata e spaventosamente parte di un mondo già di per sé caotico e critico.

Noi vogliamo leggere come sappiamo fare, in quel modo che ci permette di assimilare parola per parola, facendo scivolare la storie laddove i nostri sensi possono captarle.

Godetevi le letture! Questo è l’unico modo per rendere migliore il nostro tempo e fare uno smacco alla vita frenetica di tutti i giorni.

Insomma, sbrigatevi… ma lentamente!

(Books Hunters Blog)
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  1. Atroce. Stanno partendo moltissime gare, di cui in parte capisco lo scopo, ma che non condivido. Più leggi, più recensisci, più vinci… se leggi in meno tempo più libri vinci… eccetera eccetera. No, non possiamo assolutamente ridurre la lettura – ma da autrice dico anche la scrittura – a meccanismi tanto freddi, pur di venderci e vendere. Leggo con i miei tempi, non venderò le "millemila" copie che il meccanismo rincorre, ma non me ne frega un benemerito.

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