Diritto di panorama: tutto italiano…

Italia“, “Bel Paese“, “nazione più ricca in beni culturali“, “diritto di panorama“. 
Cos’hanno in comune queste definizioni?
Purtroppo uno dei peggiori primati in Europa. Insieme alla Grecia infatti, siamo ancora tra i pochissimi ad avere problemi con la riproduzione di immagini che hanno come soggetto i monumenti a cielo aperto.
Ce lo racconta Wikipedia, che nell’ambito del progetto “Wiki loves monuments” vorrebbe mettere a disposizione del mondo (web) le fotografie dei nostri monumenti. E incontra la solita, inespugnabile, burocrazia all’italiana: 
per ogni riproduzione, serve l’autorizzazione!

Lo scorso anno il ministro Dario Franceschini ci ha graziato con una concessione: è infatti ora possibile farsi un bel selfie con le bellezze italiane all’interno dei musei. Lecitamente. 

Ma il nodo del problema è il copyright? Non solo! 
Non c’è solo quello a mettere i bastoni tra le ruote. 
Se infatti si ha la fortuna di imbattersi in un monumento non soggetto a copyright, si potrebbe pensare di essere liberi di fotografarlo e pubblicarne lo scatto.
 Ma attenzione, perché ci sono le tutele sulle proprietà: dello Stato, della Chiesa, dei privati.

Ci sono diritti inviolabili che devono essere garantiti, ci sono beni che devono essere tutelati, ma a tutto deve essere applicata la regola del buon senso.

In fondo, la cultura, è un diritto di tutti.

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