Buongiorno lettori, oggi vogliamo proporvi un romanzo toccante, fatto di piccoli passi verso la crescita. Una storia che si nasconde dietro una vita chiusa, ripulita dalla paura. L’assenza che lacera e strappa via qualcosa da dentro, lasciandoci preda del tempo.
Ci sono tanti modi per diventare grandi. A volte è un sentiero diritto, fatto di cadute e risalite, dove c’è sempre una mano a cui aggrapparsi. Per Alba, dieci anni, crescere è uno scarto brusco, da una vita di presenze, di giochi, di abbracci, a una di assenze. Del padre che muore in circostanze tragiche e della madre che si rinchiude nel proprio dolore, cullandolo come se allontanarsene significasse perdere i ricordi, il proprio passato, se stessa.
E allora Alba capisce che crescere significa scomparire, non farsi trovare, camminare in punta di piedi, senza toccare e farsi toccare, per non disturbare il mondo. Guarda la vita da dietro a un vetro, studia, comincia a lavorare facendo le pulizie per mantenere la madre nella clinica in cui è stata ricoverata. Lavora negli spazi dove vivono gli altri, quando le persone non ci sono, colma il vuoto immaginando vite diverse dalla sua. Vite vere.
È l’incontro con Roger a incrinare il vetro, fino a frantumarlo. Insieme a lui Alba intraprende un viaggio che la porterà lontano, dalle assenze e dai ricordi, dalla paura di soffrire ancora. Sarà un viaggio, reale e figurato insieme, di scoperta di se stessa, dell’amore, di un mondo che non credeva esistesse. Sarà una vera e propria rinascita.
Riflessioni:
Far sapere dove siamo, ma non volerlo dire. A volte vorremmo solo che gli altri ci trovassero senza chiederci dove.
Ci troveranno lì, nei nostri spazi angusti, persi nelle nostre mille sfaccettature, nei nostri riflessi di acqua e sapone. La semplicità che più ci somiglia.
Spesso abbiamo solo bisogno di toglierci la maschera e farci prendere per mano.
La vita ci mette a dura prova, e spesso ci lasciamo piegare senza mai arrenderci all’aiuto, che a volte sembra non arrivare mai.
Eppure, là fuori, qualcuno in grado di cullarci c’è. Basta solo sapergli sorridere.
Se nessuno sa dove sei, prova a dirglielo, e poi, lascialo entrare…
Il commento dell’autore:
“Negli anni della crisi, i miei progetti di andarmene all’estero erano sentiti e convincenti. Mi immaginavo a Londra, o negli Stati Uniti, appoggiata al balcone a guardare da lontano la nave Italia che si inabissa. Ma un giorno, un’estate, nella mia vita è entrato a gamba tesa Roberto Saviano. Sono entrate le sue parole di denuncia, ma soprattutto la persona che emergeva dalle parole, tra le righe. Tramite la lettura ho conosciuto un persona inquieta, insicura, ma determinata. Con la sua decisione iniziale di restare in Italia nonostante le continue minacce, Roberto mi ha insegnato che si può amare la propria terra anche se acciaccata, segnata dall’orrore, divorata dal malaffare. Proprio per questo si può – e si deve – restare. E confidare nel potere della scrittura, perché la verità non può rimanere “nel perimetro nella propria carne”. Per questo sono qui.”
(da Style.it)
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Sembra un libro davvero molto interessante! La citazione, poi, è bellissima: "La vita ci mette a dura prova, e spesso ci lasciamo piegare senza mai arrenderci all'aiuto, che a volte sembra non arrivare mai. Eppure, là fuori, qualcuno in grado di cullarci c'è."
Messo nella lista dei desideri!!
Ciao cara grazie del commento!
la citazione cui ti riferisci in realtà è una mia riflessione a questo libro. Sono certa che nin ti deluderà perchè sono sicura che contenta tutto ciò! Grazie
Credevo davvero fosse una citazione, che bestiolina!! Comunque, so sono davvero incuriosita. Appena lo leggo ti faccio sapere! Un abbraccio