Io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù.
Pier Paolo Pasolini è stato uno fra i più grandi esponenti del mondo intellettuale del Novecento.
Fu un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista italiano.
E, come ogni persona che si espone, fu fortemente criticato per le sue scelte anti-borghesi e anti-consumismo per le accuse che lanciava al potere politico ed economico dell’epoca. Non di meno, fu un personaggio discusso anche per la sua omosessualità.
Morì nel 1975 a Roma, dopo aver subìto un aggressione da parte di un giovane uomo con il quale si era incontrato e appartato.
Ma come fu la sua vita negli ultimi mesi? Sappiamo tutto sulla sua morte?
Sicuramente potremo saperne di più, al cinema il prossimo 24 marzo, grazie alla pellicola LA MACCHINAZIONE di David Grieco.
Nell’estate del 1975, Pier Paolo Pasolini è impegnato al montaggio di uno dei suoi film più discussi, Salò o le 120 giornate di Sodoma, e nella stesura del romanzo Petrolio, un atto di accusa contro il potere politico ed economico dell’epoca. Intanto, da mesi ha una relazione con Pino Pelosi, un giovane proletario romano che ha legami con il mondo criminale della capitale. Una notte, alcuni amici di Pelosi trafugano il negativo di Salò e chiedono un riscatto. Tuttavia, il vero obiettivo non sono i soldi, ma Pasolini …
Nel film, Pasolini è interpretato da Massimo Ranieri.
Nel cast anche Libero De Rienzo, Roberto Citran, Milena Vukotic, Matteo Taranto, François-Xavier Demaison.
Il mondo è dei bravi ma i coglioni se lo godono.
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