Spazio Esordienti dedicato… Elisabetta Villaggio

Buongiorno lettori, per la nostra rubrica dedicata agli autori emergenti, vi parliamo di Elisabetta Villaggio.
Già protagonista del panorama editoriale italiano  – e non solo, come vedremo tra poco – è al suo esordio con il primo romanzo della sua carriera. 
Uscito nel 2013, ve lo riproponiamo oggi.

Iniziamo dalla ricca biografia di Elisabetta, che ci riserva piacevoli sorprese:


Ha studiato Filosofia all’Università di Bologna e Cinema e Televisione a Los Angeles al USC (University of South California).
Ha lavorato in televisione come assistente alla regia, regista, autrice e consulente per programmi Rai, Mediaset, la7
Ha realizzato due cortometraggi. Uno dei due, “Taxi”, è stato selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia
Ha scritto alcune sceneggiature e ha diretto il film “Luna e le altre”. 
Ha realizzato il documentario “Paolo Villaggio: mi racconto” selezionato all’ArtDocFest di Roma nel 2010.
Insegna alla RUFA (Rome University of Fine Arts) nel dipartimento di cinema.
Collabora e ha collaborato con alcuni giornali e riviste cartacee e on line.
Ha scritto il testo teatrale “Marilyn, gli ultimi tre giorni” che ha vinto il premio Donne e teatro XI edizione come Opera Prima ed è stato pubblicato da Borgia
Ha curato la regia dell’opera teatrale “Marilyn gli ultimi 3 giorni” in scena nella stagione 2011-2012.
Ha scritto il saggio “Marilyn: un intrigo dietro la morte” pubblicato da Bonanno Editore ottobre 2012.
Ha curato la regia dell’opera teatrale “Marilyn un intrigo dietro la morte” in scena a dicembre 2012.
Ha scritto la mise en scene “Io sono Virginia” in scena da maggio 2013.
Ha scritto il romanzo “Una vita bizzarra” pubblicato a ottobre 2013 da Città del Sole Edizioni che ha ricevuto il Premio Anassilaos alla narrativa.
Dicembre 2014 pubblicazione del testo teatrale “Marilyn gli ultimi 3 giorni” edito da Panesi Edizioni.

Il libro:

1969. Rosa è una bambina di dieci anni che vive a Pieve di Cadore. 
Con la famiglia si trasferisce a Roma dove i genitori, dopo mille insistenze della madre, hanno trovato lavoro come portinai nel quartiere Parioli. 
Benedetta vive nell’attico, è figlia di un noto psichiatra. Rosa e Benedetta sono in classe insieme e diventano subito amiche per la pelle. Rosa così comincia a fare i primi passi in un mondo a lei sconosciuto, dove la cultura, la raffinatezza e quella vita elegante sono ben lontani dalla tristezza della sua povera casa del portierato, dove spesso, la madre deve combattere con un marito che non è riuscito ad adattarsi a quella nuova vita. 
Con Benedetta, Rosa passa tutta la sua adolescenza, il motorino, i primi baci, le prime feste in una Roma effervescente e densa di cambiamenti che si trasformeranno ben presto in eroina e scontro politico. La famiglia di Rosa, non regge l’impatto con la grande città. Il padre incomincia a bere e il fratello si ribella, diventando di estrema destra e incominciando a farsi. La madre, malgrado i sensi di colpa, continua con caparbietà a tenere insieme la famiglia, mentre Rosa appena può, si rifugia in casa di Benedetta e con lei parte alla scoperta del mondo. La lotta politica, i primi viaggi, i primi amori, tutto con lo sfondo di una Roma anni ’70 prima e poi quella degli anni’80. 
Dopo una serie di fatti tragici le due amiche si dividono. Rosa abbandona Roma per Londra e si lascia dietro di sé tutto quel che di negativo c’era stato nella sua vita. Dopo vent’anni, quando le loro vite avranno preso una piega diversa e i loro ruoli si saranno capovolti, Rosa e Benedetta si incontreranno nuovamente per scoprire se l’amicizia di un tempo esiste ancora.

“Rosa Furlan era arrivata a Roma all’inizio dell’autunno del 1969. Pochi mesi prima l’uomo aveva conquistato la luna e l’aria che si respirava nel mondo era che tutto, o quasi, potesse essere possibile.”

La prefazione del libro è a cura di Paolo Villaggio.


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