“Borderlife” – Dorit Rabinyan. Polemica e successo vanno di pari passo.

Buongiorno lettori, oggi parliamo di un libro che ha scatenato grandi polemiche. 

Il governo israeliano ha proibito che venisse adottato nelle scuole e per tutta risposta si contanto più di 30.000 copie vendute, a poco tempo dall’uscita, nelle sole città di Gerusalemme e Tel Aviv.

Bandito dal ministero dell’Istruzione israeliano in quanto «minaccia all’identità ebraica», Borderlife, una grande storia d’amore impossibile fra un’ebrea e un palestinese, ha unito i lettori di un Paese diviso, guidandoli verso quei territori dell’anima che nessuno potrà mai occupare.

Quali sono i confini degli uomini? E quali quelli del cuore?
È autunno, a New York. Il secondo senza le Torri. Liat ha appena conosciuto Hilmi e gli cammina accanto nel pomeriggio che imbrunisce, mentre pensa: Non hai già abbastanza guai? Fermati, finché puoi! Ma fermarsi non può, perché, nonostante le ferite, la magia della Grande Mela è ancora intatta, e Hilmi ha gli occhi dolci e grandi, color cannella, riccioli neri e un sorriso infantile che spezza il cuore. Lei è di Tel Aviv, fa la traduttrice e si trova negli USA grazie a una borsa di studio. Ha servito nell’esercito e ama la sua famiglia (Che cosa penserebbero, se lo sapessero?). Lui vive a Brooklyn e fa il pittore, e nei suoi quadri c’è sempre un bimbo che dorme e sogna il mare, quel mare di cui da ragazzo poteva cogliere appena un lembo, da lassù, al nono piano di un palazzo di Ramallah. Che questo amore sia un’isola nel tempo, si dice lei. Un amore a cronometro, un amore a scadenza, la stessa indicata sul visto, la stessa impressa sul biglietto del volo di ritorno per Israele, verso la vita reale. Finché, mentre oscillano tra l’ebbrezza della libertà e il senso di colpa, scoprendosi accomunati dalla nostalgia per quello stesso sole e quello stesso cielo, la vita reale non bussa davvero alla loro porta…

Titolo: Borderlife
Autore: Dorit Rabinyan
Editore: Longanesi
Pagine: 373
Prezzo di copertina: Euro 14,37
Pubblicazione: aprile 2016
Riflessioni:
Ancora un esempio di come i libri aprano la mente. 
I libri possono cambiare il mondo, sono espressione di libertà, volontà e libero arbitrio. Ci raccontano di mondi lontani da noi, ce li fanno conoscere e ci aiutano a maturare pensieri e considerazioni personali. Non a caso vengono censurati o addirittura banditi. E non a caso ci sono persone che lottano con la penna invece che con le armi. 
Con i nostri libri siamo intimi: noi possiamo essere noi stessi fino in fondo e loro possono parlare senza veli alla nostra coscienza. 
Leggere è una forma d’amore verso se stessi.
“Dorit Rabinyan spacca Israele. Il libro è andato a ruba fino al tutto esaurito nelle librerie.” Huffington Post Italia

“Mi ha colpito profondamente, persino la tragedia di due popoli non riesce a sopraffare questa storia d’amore. Descritta magnificamente, tratteggiata con precisione ed eleganza.” Amos Oz

“Questo libro va riconosciuto per il suo alto valore.” 
Abraham Yehoshua


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