Buongiorno lettori, oggi vogliamo parlarvi dell’ospedale civile di Alessandria che dal qualche anno ha creato al suo interno la “stanza della scrittura creativa”.
Ebbene, in questa stanza i pazienti, gli infermieri e i medici diventano scrittori. Eh sì, perché “Scrivere aiuta a guarire meglio e più in fretta” dice il dottor Antonio Maconi. Senza ombra di dubbio, un’iniziativa all’avanguardia nel campo della medicina narrativa.
Nel reparto di Neurologia (al terzo piano) si possono lasciare pensieri, racconti e persino partecipare al concorso letterario “Racconta la tua storia”.
Il motto è “Vuoi?Puoi!”.
Un simpatico invito a cogliere le opportunità, a scrivere di sé e a comprendere che scriverci e scrivere per gli altri, a volte, è il metodo meno invasivo e senza controindicazioni, per esternare ciò che spesso rinchiudiamo dentro di noi.
Non solo, per i medici è un grande aiuto dal punto di vista sanitario, che li aiuta anche a mettersi meglio in relazione con il paziente.
Come raccontano nell’Azienda Ospedaliera, questa metodologia si concentra sul “ruolo relazionale e terapeutico del racconto dell’esperienza di malattia da parte del paziente e nella condivisione dell’esperienza, attraverso la narrazione, con il medico che lo cura” e questo permette spesso di favorire una diagnosi efficace.
La scrittura è un arte e se sotto il punto di vista medico può aiutare la nostra salute, è ancora più eccezionale.
Ai tempi in cui tutto è social e le notizie spesso ci travolgono, esserci come narratore di sé stesso, è fondamentale. Non perderci di vista, è la miglior cosa che possiamo fare per noi stessi.
E poi scrivere è bello: inventare storie, creare personaggi… alla fine riporta sempre a chi siamo davvero.
“Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere”
(Ennio Flaiano)
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