Buongiorno lettori, oggi vogliamo parlavi di una delle nostre ultime letture: “Gli sdraiati” di Michele Serra.
Ma sarà vero come afferma uno degli eretti che “… un mondo dove i vecchi lavorano e i giovani dormono, prima non si era mai visto”?
Eh, mi sa che è vero. Voi che dite?
“Tutto rimane acceso, niente spento.
Tutto aperto, niente chiuso.
Tutti iniziato, niente concluso.”
Titolo: Gli sdraiati
Autore: Michele Serra
Editore: Feltrinelli Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 108
Prezzo (Cartaceo): € 12,00
Trama:
Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l’estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un’ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Quando è successo? Come è successo? Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna? Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei “dopopadri”. Gli sdraiati è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.
Il commento del lettore:
Com’è possibile essere sdraiati e non guardare minimamente il cielo, ma solo il triste soffitto di casa?
Ma poi io sono ancora parte di quella generazione che si potrebbe definire sdraiata? Ho trent’anni per Dio, mi sento una bambina a volte, una ragazzina. Forse sono a metà fra eretti e sdraiati e in quella guerra a venire, non saprebbero bene da che lato schierarmi.
Ma questo è un ragionamento che faccio solo per la mia età… mi facevo delle domande ecco. Cosa dà o non dà per scontato la gente guardandomi? Ecco.
Io mi sento lontana ormai dalla generazione che dorme. Fatico a stare a letto troppe ore esattamente come gli eretti, anche se qualcuna in più di loro me la faccio ancora, di ora.
E mi accorgo, a costo di sembrare un’eretta avanzata, che effettivamente gli sdraiati esistono e quasi regnano. Lenti, riflessivi (o solo semi incoscienti), persi nei loro grugniti. Però sapete credo abbiano un grande mondo dentro, di cui parlare. Michele Serra lo sottolinea.
Quella guerra lì la vincono loro, ma per motivi precisi e di stampo futuro.
Certo! Come si può lasciare in mano il mondo agli eretti?
Sarà che a volte pure quest’ultimi sono difficili da decifrare. Capisco bene la confusione degli sdraiati nell’approccio diurno con gli eretti. Se poi faticano a fare il loro “mestiere”, peggio che peggio. Come se te lo insegnassero quel mestiere lì poi…
Oh, nemmeno il mestiere dello sdraiato sveglio non è semplice. Ci tengo a sottolinearlo.
Figli & Genitori.
Che accoppiata!
E che casino. Tutto per una passeggiata, poi.
Fra ironia, comicità, realtà, amore e rabbia, l’autore ci racconta il mondo degli sdraiati visto dalla prospettiva degli eretti. Un modo per capire cosa i grandi smettono di vedere una volta raggiunta la vetta della maturità… forse.
Forse anche il mo(n)do giusto di ritrovarsi.
(Jess – Books Hunters Blog)
L’autore:
Michele Serra Errante è nato a Roma e cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. Scrive su “la Repubblica”, “L’Espresso”, “Vanity Fair”. Scrive per il teatro e ha scritto per la televisione. Ha fondato e diretto il settimanale satirico “Cuore”. Per Feltrinelli ha pubblicato, tra l’altro, Il nuovo che avanza (1989), Poetastro (1993), Il ragazzo mucca (1997), Canzoni politiche (2000),Cerimonie (2002), Gli sdraiati (2013) e Ognuno potrebbe (2015).
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