“Parola chiave per la ricerca” di Jessica Moro

C’è un modo in cui noi blogger capiamo cosa vuole e cosa cerca la gente. Ovviamente la nostra è una visione ridotta, limitata a una decina di risultati, ma comunque a nostro avviso molto valida. Ma dove voglio arrivare?
Beh, il mondo perverso del Web e soprattutto la stringa di ricerca by Google, ci danno la possibilità di cercare qualunque cosa: dal miglior metodo per dimagrire, al libro che vorremmo leggere.
Partendo da quest’ultima chiave di ricerca si diramano diversi metodi di lettura: quella a pagamento e quella gratuita.
In molti non sanno che i blog hanno un pannello che riassume le visualizzazioni, gli ingressi sul blog, in poche e semplici parole. In questo pannello, troviamo anche le altre voci: “URL E SITI DI RIFERIMENTO” e “PAROLA CHIAVE PER LA RICERCA”.
In questo modo si potrà non solo capire quali altri siti frequentano il nostro blog (non abbiamo dei dati precisi, solo alcuni di quelli che ci visitano di più ci appariranno e soprattutto non siamo maniache del controllo). Una cosa curiosa che mi è balzata all’occhio più di una volta è quella per cui ho aperto questo editoriale e per cui vorrei confrontarmi con voi.
Proprio ora che scrivo questo editoriale, fra le parole chiavi per la ricerca leggo: “TITOLO LIBRO pdf.
Naturalmente ho usato “Titolo libro”, ma sostituitelo con uno qualsiasi a voi più congeniale e andrà bene, perché quello su cui mi concentrerei è PDF, o magari com’è capitato altre volte EPUB o che so, GRATIS.
Ora, se capitano sul nostro blog è semplicemente perché noi quel libro lo abbiamo segnalato e quindi dai risultati di ricerca dalla stringa Google siamo state incluse anche noi, ma i meccanismi li sapete meglio di me probabilmente. Il punto è forse che i nostri lettori, quelli del nostro bel Paese, cercano letture “piratate”?
Se così fosse non hanno fatto i conti con noi blogger che come il Grande Fratello di Orwell, li spiamo in ogni loro mossa. Mhuahauahauaha.
Scherzi a parte, tu che cerchi il PDF o l’EPUB di questo o quel libro, lo so che a volte i prezzi sono spropositati, ma ci sono un sacco di gruppi di “scambio libri” o siti di vendita libri usati. Forse questo è il modo migliore di non fare colare a picco la già precaria editoria e magari alla fine è un buon modo per conosce altri appassionati di lettura come te.
Jessica Moro
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