SpazioEsordienti dedicato a… Ilenia Bernardini

Buongiorno lettori, torniamo a parlare di autori esordienti.
Oggi la nostra rubrica ospita Ilenia Bernardini.
Ilenia nasce a Rimini l’11 ottobre 1988, ma vive in provincia di Pavia, con suo marito Marco e due cani. Ha iniziato ad appassionarsi alla lettura fin da piccola, diventando presto una divoratrice di libri. Ama i romanzi a lieto fine, da eterna romantica qual è. Dopo aver aiutato come lettrice beta altre giovani autrici, ha deciso di mettersi alla prova con la scrittura. “Ciak e… Amore!” è il primo romanzo auto pubblicato.

Blair Monroe è una ragazza semplice, dedita al suo lavoro come sceneggiatrice, ma spesso si dimentica che potrebbe avere anche lei una vita, come i personaggi che crea per le serie tv. Chuck Sinclair è il classico uomo di successo, bello, arrogante e sicuro di sé; è lo scrittore di gialli più in voga del momento, per questo motivo è abituato a stuoli di donne ai suoi piedi, e soprattutto è difficile che abbia un No come risposta.
Le loro vite s’incontreranno nell’ufficio di Mr. Jones, il produttore televisivo. Pronti ad odiarsi e a farsi la guerra, saranno costretti a lavorare insieme, per perfezionare l’ultima sceneggiatura di Blair. Sarà una lotta senza esclusione di colpi, dove anche il cuore e la testa dovranno lottare tra di loro. La posta in gioco è molto alta, e Blair non vuole ricadere negli errori commessi in passato. Per Chuck varrà la pena di lasciarsi andare? E cosa succede se, proprio mentre Chuck sembra riuscire ad abbattere quei muri che lei alza, si intromettesse Seth, un uomo affascinante e raffinato? Chi riuscirà a fare breccia nel cuore di Blair? Quando cuore e testa riusciranno a guardare nella stessa direzione, sarà troppo tardi?

Prendo un respiro profondo, e sento la solita fitta al petto, come tutte le volte che ci penso.
“C’è una crepa in ogni cosa ma è da lì che entra la luce. È una frase tratta dall’Inno di Leonard Cohen. Me la sono fatta tatuare tre anni fa, una settimana dopo il funerale di mia mamma; è morta quando Anne era incinta delle gemelle, un cancro fulminante, se n’è andata in pochi mesi. Vedi, lei era la mia roccia, il mio tutto; mio padre ci ha abbandonati che io ero nato da poco, Anne aveva solo cinque anni. Mamma era devastata, ma non l’abbiamo mai vista piangere. Ci spronava a non odiare nessuno, papà per primo. Con l’odio non si ottiene niente, non ti fa vivere meglio. Da piccolino credevo di essere un bambino difettoso, più brutto e cattivo degli altri. Altrimenti perché papà mi avrebbe abbandonato? La mamma mi disse che ero perfetto, che non avevo niente in meno rispetto gli altri; papà aveva fatto la sua scelta, non era in grado di essere il padre che ci serviva. Mi fece sentire l’Inno e, a questa frase, mi abbracciò forte; le dissi che era forte come una roccia e che da grande volevo esserlo anche io. Mi disse queste parole ‘Chuck non indurire il tuo cuore, non diventare un blocco di cemento. Ama, vivi, soffri; dai sempre il 100% di te, in qualunque occasione. Sono le difficoltà che ti forgiano e se non le affronti, non apprezzerai fino in fondo le gioie della vita. Ecco cosa vuol dire Cohen con questa frase’.
Il Book trailer:


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