Buonasera lettori, oggi inauguriamo una nuova etichetta del nostro blog, in cui parliamo di letteratura e lo facciamo con La Ross e Alex, gli amici di Leggiamoci di Torno, il programma radiofonico dedicato ai libri e agli scrittori, in onda ogni martedì sera dalle 21.00 alle 22.30 su NeverWas Radio.
La questione su cui dibattiamo, caso per caso, settimana per settimana, è questa:
un libro non si giudica dalla copertina… O forse sì!
Quante volte compriamo un libro per merito/colpa della sua copertina? Senza dubbio è uno degli elementi più impattanti che spingono all’impulso dell’acquisto. A volte risultano scelte azzeccate, altre decisamente no. In alcuni casi, le copertine sono addirittura fuorvianti.
In questo primo articolo/puntata, vogliamo partire alla grande con un libro meraviglioso edito da Garzanti:
La ragazza del buio di Anna Lyndsey.
Questo è infatti un chiaro esempio di come la cover sia assolutamente pertinente al tema trattato, al cuore del libro.
Sfondo nero, che fa pensare al buio, all’oscurità, che può essere fuori o dentro di noi. L’ombra di una ragazza circondata da piccole fonti luminose, che ci fa pensare a una giovane protagonista femminile che nel buio si muove e nel buio trova la sua luce. Nel complesso, ci aspettiamo di leggere una storia difficile, dove però trova spazio la speranza. E dall’insieme dell’immagine ci troviamo a pensare a qualcosa di delicato.
Tutto questo è l’anima, l’essenza vera di questo libro. Se davanti a questa cover abbiamo fatto questi pensieri, leggendo il libro ne abbiamo trovato conferma; se lo abbiamo comprato aspettandoci questo tipo di storia, siamo felici di averla trovata e vissuta. Quindi sì, in questo caso, la scelta della copertina è assolutamente vincente: possiamo giudicare questo libro dalla sua copertina e dare un voto massimo a entrambi.
Qui trovate la nostra recensione.
Vi aspettiamo il prossimo martedì: stay tuned!
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