Cover della settimana: “La bambina di vetro”

Buongiorno cacciatori di parole, oggi è martedì e quindi arriva il consueto appuntamento della sera con gli amici di “Leggiamoci di torno”, La Ross e Alex.
Per lo spazio “un libro non si giudica dalla copertina… O forse sì!”, parleremo di uno dei libri dell’autrice statunitense Jodi Picoult, che vanta numerosi bestseller tra i quali “La custode di mia sorella” da cui è stato tratto anche un film.

Noi però vi parleremo de “La bambina di vetro”, edito da Corbaccio.

“Le cose si rompono in continuazione.
Bicchieri, piatti, unghie.
Le promesse.
I cuori.”
Come potete vedere al centro della cover, oltre alla frase di rito, su sfondo completamente nero, c’è un ramoscello. Una parte di pianta sottile, fragile, basta poco per spezzarla.
Visto il titolo si può pensare alle foglie del “Fior di vetro”, ma se si fa una ricerca nel web ci sono così tante varianti che è difficile stabilire se effettivamente hanno voluto prendere la delicata piantina a rappresentare questa storia.
Sarebbe molto plausibile… intervengano i pollici verdi!
Premesso questo, per noi la copertina è assolutamente azzeccata. Con pochi elementi, dà alla storia contenuta dietro di sé, il senso giusto.
La storia di Willow e della sua famiglia, vi rimarrà addosso.
È come un incredibile ossimoro:
la bambina fortemente fragile o fragilmente forte.
La nostra recensione QUI
Ne parliamo questa sera ONAIR!
(Leggiamoci di Torno è on air su NeverWasRadio dalle 21.00 alle 22.30)
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