“Premio Nobel per la letteratura 2016” – a giorni il vincitore

Cari lettori, come saprete è ormai prossima la data in cui verrà assegnato il riconoscimento mondiale più ambito dagli scrittori: il Nobel per la letteratura.
Il 13 ottobre 2016 (data probabile, ma non ancora confermata) verrà proclamato a Stoccolma, dai membri dell’Accademia Reale Svedese,  il vincitore, che sarà quindi colui che si sarà maggiormente distinto in campo letterario per le sue opere.

Ma vediamo insieme i candidati del 2016:

Haruki Murakami, autore di Norvegian Wood, 1Q84, Dance Dance Dance e molti altri bestsellers mondiali.
Adonis, (pseudonimo di Alī Ahmad Sa’īd Isbir) poeta e saggista, autore di numerose raccolte di poesie come Cento poesie d’amore e Memoria di vento.
Philip Roth, autore fra gli altri di Pastorale Americana, L’animale morente, La macchina umana.
Ngugi Wa Thiong’o, scrittore e drammaturgo keniota di Sogni in tempo di guerra e Decolonizzare la mente.
Joyce Carol Oates, autrice statunitense di Le cascate, Uccellino nel paradiso, Il maledetto.
Javier Marìas, scrittore spagnolo, autore di Domani nella battaglia pensa a me e Gli innamoramenti.

A quanto pare la “sfida” più probabile è quella fra Murakami e Adonis.
Seguiremo gli sviluppi.

Cenni storici e origini:

Il Premio Nobel per la letteratura è stato istituito dal chimico e filantropo svedese Alfred Nobel, vissuto fra il 1833 e il 1896. Noto anche per aver inventato la dinamite.
Nel 1888 il fratello Ludvig, fratello di Alfred, muore a Cannes. Un giornale francese, per errore, pubblica il necrologio della morte di Alfred con questo resonto:
“Il mercante di morte è morto (Le marchand de la mort est mort) – Alfred Nobel, che divenne ricco trovando il modo di uccidere il maggior numero di persone nel modo più veloce possibile, è morto ieri”.
A seguito di questo sgradevole episodio, Alfred si sarebbe preoccupato molto di come sarebbe stato ricordato dopo la sua morte e così, con lo scopo di lasciare un’eredità migliore, il 27 novembre del 1895 sottoscrive un testamento.
Questo prevede il lascito di riconoscimento che oggi conosciamo come “Premi Nobel”.
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