SpazioEsordienti dedicato a… Marco Chiaravalle

Buongiorno lettori, la nostra rubrica dedicata agli autori esordienti oggi presenta un nuovo gradito ospite: Marco Chiaravalle.

Scopriamo insieme cosa ci racconta di sé e del suo libro:

Ciao a tutti, mi chiamo Marco Chiaravalle (Marcomastermind sul sito) e ho deciso di cominciare a scrivere su wattpad perché la cosa più importante, per chi scrive, è quella di far conoscere le sue storie alla gente. E dopo le molteplici case editrici che mi avevano proposto pubblicazioni in denaro (puntualmente rifiutate), sono approdato su questa piattaforma. Spero che i miei romanzi vi piacciano. “Scusate, non c’è niente da vedere” è il primo di una trilogia onirica: tre storie differenti, tre protagonisti diversi, il sogno come motivo ricorrente e una favola, in sottofondo, che accompagnerà tutta la narrazione (su “scusate,…” c’è Alice di Carrol). Per il resto non ho molto altro da dire: sono solo uno sconosciuto come tanti, che vi emozionerà come pochi. 

Marco è un annoiato impiegato postale di 32 anni che, all’inizio del romanzo, decide di abbandonare tutte le storie che stava scrivendo per narrare la sua. Ciò non piacerà a qualcuno, che verrà a bussargli alla porta per fargli riprendere in mano i suoi scritti ai quali molti personaggi, in dimensioni differenti, sono legati. Preparatevi ad un viaggio nel nostro “paese delle meraviglie”. Insieme a Marco andremo a parlare di argomenti quali l’editoria moderna, la difficoltà nel trovare un posto di lavoro nel nostro paese, la censura, e una cicatrice rimasta aperta per molti: L’ Aquila e il terremoto che la sconvolse. A Marco si affiancheranno, nel corso della storia, personaggi che non dimenticherete e un vecchio amore ritornerà a bussare nel suo cuore: Michelle, la donna che lo abbandonò anni addietro. Ma sarà veramente lei o solamente un sogno?

“Tu credi che noi, personaggi di libri, non abbiamo ricordi? Pensi veramente che voi, scribacchini da due soldi, ci abbiate creati?” 
“No?” 
“Certo che no! Quella che tu stai, o meglio stavi, tentando di mettere su carta è solo una parte della mia vita! Sai quante altre storie non scritte ognuno di noi potrebbe raccontare?”
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