Buongiorno lettori, se in un libro si vuole parlare di un argomento spinoso, ci vuole un po’ di coraggio: lo sa bene Paul Beatty, autore del libro Lo schiavista, edito da Fazi e vincitore del Premio Man Booker Prize 2016.
Beatty sceglie la strada dell’ironia per raccontare al mondo la sua visione sulla questione razziale e la critica letteraria apprezza con entusiasmo il risultato finale. Qualche lettore invece mostra meno esuberanza nei confronti di questo scritto ma, del resto, è il rischio che si presenta quando si usa la satira: non tutti la apprezzano e qualcuno non riesce a coglierla.
Resta il fatto che questo libro ha vinto uno dei premi letterari più prestigiosi, e questa è la motivazione della giuria:
«Un romanzo del nostro tempo. È uno di quei libri molto rari: è in grado di prendere la satira, una materia difficile e non sempre fatta bene, e immergerla nel cuore della società contemporanea con uno spirito selvaggio che non si vedeva dai tempi di Swift o Twain».
Anche in Italia il libro ha avuto un grande successo di critica e pubblico e l’autore è pronto a incontrare i lettori in una serie di appuntamenti nel nostro Bel Paese:
Oggi, 17 novembre, a Torino presso il Circolo dei lettori
Domani, 18 novembre, a Torino presso la Scuola Holden
19 novembre a Milano, presso la libreria Gogol & Company
20 novembre presso la Triennale, in occasione di BookCity Milano.
«So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato».
Questo l’inizio della storia di Bonbon. Nato a Dickens – ghetto alla periferia di Los Angeles – il nostro protagonista è rassegnato al destino infame di un nero della lower-middle-class. Cresciuto da un padre single, controverso sociologo, ha trascorso l’infanzia prestandosi come soggetto per una serie di improbabili esperimenti sulla razza: studi pionieristici di portata epocale, che certamente, prima o poi, avrebbero risolto i problemi economici della famiglia. Ma quando il padre viene ucciso dalla polizia in una sparatoria, l’unico suo lascito è il conto del funerale low cost. E le umiliazioni per Bonbon non sono finite: la gentrificazione dilaga, e Dickens, fonte di grande imbarazzo per la California, viene letteralmente cancellata dalle carte geografiche. È troppo: dopo aver arruolato il più famoso residente della città – Hominy Jenkins, celebre protagonista della serie Simpatiche canaglie ormai caduto in disgrazia –, Bonbon dà inizio all’ennesimo esperimento lanciandosi nella più oltraggiosa delle azioni concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione razziale nel ghetto. Idea grazie alla quale finisce davanti alla Corte Suprema.
Una satira pungente sulla razza, la vita urbana e la giustizia sociale. Un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante da uno degli scrittori più audaci d’America, che con questo romanzo si è aggiudicato il Man Booker Prize 2016 ed il National Book Critics Circle Award 2016.
Titolo: Lo schiavista
Autore: Paul Beatty
Editore: Fazi
Collana: Le strade
Pagine: 370
Prezzo di copertina: € 18,50 – ebook € 9,99
Uscita: 6 ottobre 2016
Codice isbn: 9788876259418
“Il libro più scorretto (e rivoluzionario) degli ultimi anni. Come Comma 22 di Joseph Heller e Lamento di Portnoy di Philip Roth”
Michele Neri, Vanity Fair
“Paul Beatty racconta un’altra possibilità (anche comica) di riscatto”
Paolo Giordano, La Lettura – Corriere della Sera
“Ha talento da vendere, e fa con i neri quello che soltanto un suo collega ebreo potrebbe fare con gli ebrei. Si libera cioè di ogni prudenza, discrezione, tabù. E vuota il sacco”
Franco Marcoaldi, D – la Repubblica
“Spassosissimo; prosa al fulmicotone, ottimamente tradotta e “adattata” da Silvia Castoldi. Raro esempio di autoironia, tra l’altro su una questione (quella razziale), piuttosto spinosa.”
Stefano Cipriani (Amazon)
Paul Beatty
Nato nel 1962 a Los Angeles, ha studiato Scrittura creativa al Brooklyn College e Psicologia alla Boston University. Oltre a Lo schiavista, Fazi Editore ha pubblicato Slumberland nel 2010. Ha tre figli e vive a New York.
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