Dopo Pistoia e Mantova, il titolo di capitale della cultura italiana passa a Palermo.
L’annucio è stato fatto ieri, 31 gennaio, dal Ministro Franceschini, dopo la votazione della commissione istituita dal Mibact e presieduta da Stefano Baia Curioni.
Il voto ha decretato all’unanimità la nuova capitale culturale italiana per l’anno 2018, con questa motivazione:
“La candidatura è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee. Il progetto è supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio e prefigura a che interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo e positivo. Gli elementi di governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuiscono a rafforzarne la sostenibilità e la credibilità”
Leoluca Orlando, sindaco della città, dichiara:
“Abbiamo vinto tutti, perché ognuno di noi è stato capace, per il proprio impegno, a narrare le bellezze dei nostri territori. Questo è un messaggio anche per i livelli istituzionali regionali e nazionali, dobbiamo attrezzarci per narrare le bellezze delle nostre regioni”.
Palermo mi sembrò una città al contempo splendida e decadente, il cui aspetto un po’ in rovina mi affascinò moltissimo. Ebbi l’impressione di una città molto diversa dalle altre città italiane, con una sua identità molto particolare e una bellezza tutta sua.
Daniel Pennac
“Palermo è uomo perbene, chiunque va e chiunque viene.”
“Palermu è omu dabbeni, cu’ va va e cu’ veni veni.”
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