Dopo tutto quello che non conosciamo,
ci siamo noi
e il nostro presente.
In una Terra devastata dalla terza guerra mondiale, laddove la jihad ha preso il sopravvento, e le prime colonie di extraterrestri si sono fatte avanti, Fabio Carta costruisce il suo mondo, corredandolo di personaggi e situazioni al limite; eppure, se osservate bene, non è altro che l’estrema proiezione di tutto quello che in realtà desideriamo: la pace.
Il romanzo si concentra su un personaggio in particolare, CA (controllore ausiliario 209). CA è un soldato che comanda un esoscheletro armato e corazzato, ma prima di ogni altra cosa lui è un uomo. CA ha il corpo rinchiuso in una tuta speciale, comandato a distanza da una postazione situata nell’orbita terrestre, quasi fosse una macchina alla mercé di chiunque.
Un personaggio davvero complicato CA, convinto di stare per morire per colpa del cancro e delle sue metastasi. Per questo, o forse no, inizia ad avere delle allucinazioni, che col tempo, diverranno sempre più reali, potenti. Una voce gli parla; inizialmente sembra una voce fuori campo, una radio che disturbata gracchia cose incomprensibili, poi CA riuscirà a capire che non è ignorandola che potrà capire il senso di tutto. E così ecco che entra in scena Ambrose.
“Oggigiorno non sei nessuno se non hai una nevrosi.”
L’interazione fra lui e Ambrose diviene sempre più serrata e importante. Ambrose pare essere una proiezione delle reali volontà di CA, che sempre più impaurito e convinto della propria imminente morte, scivola a poco a poco nella fase dell’abbandono di se stesso, tanto da allargare il desiderio di rivedere la madre, devastato al pensiero di averla lasciata con la sua stessa copia digitale, cosa che mi ha fatto venire in mente l’analogia con la nostra realtà social; una rappresentazione di chi siamo oggi davanti agli schermi, incapaci di essere, come se lasciassimo al mondo fuori una nostra copia nell’attesa di riconnetterci con la realtà.
“Salta!
CA saltò. Un istante dopo, il nulla, sconfinato ed eterno.
Il nulla in un istante.
Un istante che tuttavia non era nel tempo.
Era il tempo – tutto il tempo – a essere nell’istante.
Tutto il tempo, nel nulla.”
Un libro, quello di Fabio Carta, molto forbito, ricco, curato. Un libro per tutti, ma non per tutti. Un testo complicato, pregno. Fabio usa la fantascienza per mettere temi molto importanti sotto gli occhi del lettore, per ricostruire sentimenti e sensazioni.
La durezza, accompagnata a tratti dall’ironia, finisce per donare alla storia una valenza che riconduce alla nostra fragilità nelle situazioni di paura e devastazione, che sia interiore o alla vista di tutti, ma anche alla voglia di rinascita, di riscatto, di libertà che ogni uomo e donna possiedono come dote unica e inconfondibile.
La durezza, accompagnata a tratti dall’ironia, finisce per donare alla storia una valenza che riconduce alla nostra fragilità nelle situazioni di paura e devastazione, che sia interiore o alla vista di tutti, ma anche alla voglia di rinascita, di riscatto, di libertà che ogni uomo e donna possiedono come dote unica e inconfondibile.
A volte è necessario saltare, farsi spazio fra la folla, smettere di aver paura. A volte, bisogna solo avere coraggio.
“Lo spazio profondo è là, e non è un vuoto spaventoso.
È pieno di stelle là fuori.”
(la Books Hunter Jessica)
Titolo: Ambrose
Autore: Fabio Carta
Editore: Scatole Parlanti
Genere: Fantascienza
Uscita: 7 giugno 2017
Pagine: 212
Prezzo (cartaceo): € 15,00
ISBN: 978-88-3281-027-1
Trama:
Controllore Ausiliario – CA – è uno dei pionieri ad aver sposato la causa della missione Nexus, la frontiera virtuale dove scrivere un nuovo e pacifico capitolo della storia umana. Ma durante la preparazione terapeutica, il suo corpo rimane vittima di danni irreparabili. Logorato dalle metastasi, è costretto a vivere in una speciale tuta eterodiretta da pazzi esaltati, che combattono una guerra in bilico tra realtà e spettacolo. Il suo destino è la morte, mentre un suo gemello elettronico continuerà a simulare la sua esistenza nel ciberspazio.
L’infelicità di CA – figlio delle stelle, alieno agli usi terrestri – subisce uno stravolgimento con la comparsa di Ambrose. Un’entità che si presenta come una rosa stillante ambra, una irriverente voce che lo guida verso sviluppi imprevedibili. Come ribellarsi al proprio destino e scoprire cosa si cela realmente dietro i grandi cambiamenti ai quali l’umanità dovrà far fronte.
L’autore:
Fabio Carta, classe 1975, è appassionato di fantascienza e dei classici della letteratura. Laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, ha al suo attivo la saga fantascientifica Arma Infero, una serie che a oggi conta due romanzi (Il mastro di forgia, 2015 e I cieli di Muareb, 2016) e il racconto lungo Megalomachia (Delos Books, 2016), scritto unitamente alla finalista del premio “Urania 2016”, Emanuela Valentini. Ha inoltre partecipato con importanti firme della fantascienza italiana all’iniziativa benefica “Penny Steampunk” (2016), da cui è nato un volume di racconti fantastico-weird a cura di Roberto Cera.
Please follow and like us: