[Notizia] Apre al pubblico a Recanati, la “Casa di Silvia”, musa di Giacomo Leopardi

Cari lettori, di qualche giorno la notizia dell’apertura della “Casa di Silvia”, la musa di Giacomo Leopardi.
Ormai da generazioni si studiano, leggono e immaginano le sue poesie. Giacomo dedicò a Silvia molti versi. Silvia, nome letterario di Teresa Fattorini.
Finalmente ci sarà la possibilità di vedere tutto dalla prospettiva di Teresa e non più solo da quella di Giacomo.
Casa Leopardi.

Dal 16 luglio e fino al 15 settembre 2017 a Recanati (MC), sarà possibile visitare le antiche scuderie di Palazzo Leopardi, dove visse Teresa, che era figlia del cocchiere di famiglia, e che comprendono tre stanze, di cui due camere da letto e una cucina arredate con mobilio e suppellettili originali dell’epoca.
Sarà possibile accedere gratuitamente alla “Casa di Silvia”, con il biglietto “Biblioteca e Mostra Giacomo dei libri”, dal giovedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00.

Il lungo restauro per la messa in sicurezza dello stabile e il ripristino del colore originale di alcune parti, ha reso possibile il recupero di spazi che ampliano così la visita di Casa Leopardi.

La cucina della Casa nelle antiche scuderie.
“Siamo molto fieri del risultato ottenuto finora. Questo primo passo è solo un punto di partenza sul cammino che ci porterà alla completa messa in sicurezza e al restauro di tutti i luoghi simbolo della poetica leopardiana. Non ci facciamo illusioni, il percorso sarà sicuramente lungo e difficile, ma con l’aiuto di tutti coloro che si impegnano per mantenere in vita la cultura e, soprattutto con l’appoggio delle istituzioni, siamo certi di farcela”, ha dichiarato Olimpia Leopardi.
“L’importanza di questa riscoperta di Silvia da un’altra prospettiva, ci riporta ad un periodo di grande serenità nella vita di Giacomo che è sconosciuto ai più, un momento di speranze e di aspettative giovanili proiettate in un futuro tutto da costruire, condivise dai due ragazzi, che possono simbolicamente essere tradotte nella figura del telaio, reale quello di lei, virtuale e di pensiero quello di lui”, ha spiegato il conte Vanni Leopardi.

Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?
(A Silvia – 1828/1829)

(Manoscritto dell’incipit del canto – Wikipedia)
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