Visita al “GRAND HOTEL CAMPO DEI FIORI” – Il gigante addormentato, 9 luglio 2017

A meno di due anni dalla nostra ultima visita al Grand Hotel Campo dei Fiori, (QUI), abbiamo avuto un’occasione imperdibile per tornarci. Ebbene, il FAI Giovani Varese, si è occupato del nostro meraviglioso Gigante Addormentato, e grazie a ItaliaLiberty che ha promosso la riapertura al pubblico, con il permesso dei nuovi proprietari, ha offerto una visita al suo interno con 16 studenti a fare da guida.

A 1100 mt. di altezza, reduce dalle recenti riprese del remake di “Suspiria”, un po’ di neve finta qua e là, un pavimento finto a coprire quello originale, a testimonianza del passaggio della telecamera, questo Hotel rimane la prova di quanto i dettagli, un tempo, facevano la differenza nelle opere architettoniche e quanto oggi manchino.

Una delle zone che abbiamo visitato è stata la grande cucina dell’Hotel. Ai tempi il personale contava 100 elementi, per un totale di 400 ospiti.
Pensate che le camere erano collegate fra loro da porte, che all’occorrenza, potevano essere tenute aperte in modo da creare un ambiente unico e più grande.

Della cucina colpiscono il vecchissimo forno, i lunghi tavoli dove si poggiavano comande e portate e i grandi fuochi.

E poi si arriva a quella considerata la terrazza più bella della Lombardia, stiamo parlando del grande salone, adibito a ristorante, con la veranda a sbalzo che si stacca dall’edificio e regala uno spettacolo mozzafiato da ogni lato.
Tutte le parti dell’Hotel in ferro battuto sono opera di Alessandro Mazzucotelli, che non si è solo dedicato a creare ringhiere, ma ha sapientemente decorato questo Hotel impreziosendo i suoi tratti. Altro esempio sono i doccioni a forma di drago.
Due veri artisti, lui e Giuseppe Sommaruga, che è l’architetto artefice della progettazione di questo Hotel, in perfetto stile liberty.
Tra l’altro al suo interno è stato possibile vedere la mostra “Giuseppe Sommaruga. Un protagonista del liberty” a cura di Vittorio Sgarbi e Andrea Speziali.
Alcuni dettagli del salone grande adibito a ristorante. Proprio sotto a questo balconcino, all’interno del grande salone, usato per ospitare una piccola orchestra, ben conservate le decorazioni con i putti.
Alcune visuali esterne del grande salone.
Come dicevamo prima: i dettagli.
Mentre oggi si tende a nascondere quasi tutto, ai tempi anche un elemento di poco rilievo, era sinonimo di fascino. Per questo Giuseppe Sommaruga, decise di mostrare anziché nascondere.
In questa scala ritroviamo lo stile di Mazzucotelli. Una scala completamente in marmo e a sbalzo che sale tutti e cinque i piani dell’Hotel, collegandolo alle camere. Purtroppo non era possibile salire, ma credeteci l’effetto chiocciola è stato comunque spettacolare.
E si torna all’imponente ingresso che dava il benvenuto nei primi decenni del ‘900 al turismo d’élite.

La nostra dedica a questo meraviglioso Gigante Addormentato.
Abbiamo fatto e continueremo a fare come tutte le persone che attraverso queste iniziative, cercano di non far perdere la memoria passata. Vi parliamo del Grand Hotel Campo dei Fiori, perché possa restare con noi, oggi e nel futuro, la sua preziosa storia fatta di dettagli, grandezza, decoro, panorami, cura e amore. Se avessimo osato metter tutte le foto, questo articolo sarebbe chilometrico.
Trovate nozioni della sua storia più approfondite nel nostro articolo precedente (QUI) e sul web.
Ringraziamo il FAI Giovani di Varese e i ragazzi che ci hanno guidato fra le mura del Gigante Addormentato.

Luglio 2017
Books Hunters Blog
Jess & Barbi
Please follow and like us:
Tweet 187

  1. Caro Andrea, grazie per il tuo commento. L'errore da te citato è stato corretto. Abbiamo anche citato la mostra, anche se ci teniamo a dirti che il nostro è un blog non una testata giornalistica e questo voleva essere il diario della nostra personale esperienza. Grazie 🙂

Rispondi