In quel momento di dolore annunciato, Lia trovò una facile analogia. Quella casa era stata la casa di Geppetto, e avevano anche un gatto che giocava coi trucioli. «Mi devo fare un figlio di legno anch’io?»
La domanda cadde nel tempo, diluita dentro un quadro che la luce che arrivava dall’alto illuminava di una drammaticità caravaggesca. Taciti, si rifiutarono di piangere ancora.
Buongiorno Hunters, oggi la nostra rubrica dedicata agli autori esordienti vi presenta una nuova ospite: lei è Sara Valieri e questo è il suo libro…
Lia consuma i suoi giorni tra l’impiego anonimo di cui si è accontentata e la ricerca estenuante di un figlio che pare destinato a rimanere solo un’idea. Nella provincia padana soffocata dalla nebbia che avvolge le cose e le persone, ogni mattina Lia varca la porta scorrevole di una piccola realtà industriale che arranca, dove gli operai tengono la tessera della Fiom nel portafogli e il sole delle Alpi a uso portachiavi.
Le incursioni dei personaggi che incrociano la vita di Lia fanno da contraltare alla sua esistenza sospesa alla ricerca di un senso perduto tra le sale d’attesa e una scrivania scialba. Per quanto lontane le une dalle altre, le vicende di tutti questi personaggi si intersecano lì dove le antiche certezze sono travolte dalla grande crisi e dai suoi tragici echi.
Con uno stile raffinato e denso, Sara Valieri tratteggia il rapido evolversi di Lia e degli altri attori, attraverso quadri successivi che restituiscono al lettore il ritratto disilluso di un’epoca.
Titolo: Cento lune
Autore: Sara Valieri
Editore: Autodafé
Pagine: 112
Prezzo di copertina: € 13,00
Uscita: maggio 2017
Isbn 978-88-97044-71-0
Lia incrociò uno sguardo storto di Arnaldo e sapeva che i suoi pensieri galoppavano sulla statale, verso casa, dove la moglie non riusciva più a badare da sola alla madre anziana e cieca dal diabete, i figli sembravano non aver fretta nel finire l’istituto tecnico e il mutuo ventennale era ancora da estinguere. E poi si chiuse nei suoi pensieri prossimi. Si sentiva a un passo dallo sbrogliare la matassa. A ben pensarci, quella ventilata pausa forzata le avrebbe regalato la possibilità di dedicarsi corpo e anima e per tutto il tempo necessario a quello che era il suo ultimo tentativo. Quel pensiero sollevato aggrediva il pesante senso di colpa dei sopravviventi.

Sara Valieri è nata nel 1977 a Villafranca di Verona, dove vive tuttora. Ha una laurea in Scienze Politiche con indirizzo Politico Sociale e un curriculum vitae poliedrico. Scrittrice per diletto e per ossessione dall’età scolare, ha collaborato alla stesura di testi per il no profit. Cento Lune è il suo esordio narrativo.
All'inizio la storia di Lia sembra quella di una donna in cui molte si possono riconoscere con la sua famiglia, il suo lavoro e i colleghi, i dubbi e speranze che prova; a mano a mano che l'autrice ci fa conoscere meglio la protagonista e i personaggi che popolano il suo mondo, il loro spessore umano diventa quasi tridimensionale perché permeati di carattere, con luci e ombre.
Non si può far altro che affezionarsi a Lia e alla sua storia, al suo modo di vedere le cose, alla sua fragilità che è al tempo stesso forza e motore del suo percorso fatto di sofferenza ma anche di fede incrollabile.
Sara Valieri riesce con la sua scrittura sia ad evocare immagini e ricordi sia a dare peso concreto alle parole, per dare voce a sogni, speranze, delusioni, dolori.
Mi hanno suggerito questo libro ed assolutamente ne consiglio la lettura!
Grazie mille del tuo prezioso commento 🙂