Anche l’editoria non è immune alle mode e alle tendenze.
Lo sanno bene i lettori amanti degli animali, che, per la loro gioia, avranno notato negli ultimi due anni una ricca produzione di libri a tema.
Galeotto fu il mondo social, dove le foto e i post dei gatti (sì, perlopiù sono mici) si sprecano. Ormai ne vediamo di ogni tipo: foto di infinita tenerezza, video comici, post che sono vere e proprie dediche d’amore per i nostri amici a quattro zampe.
Diciamocelo, i gatti su Facebook sono diventati un vero e proprio meme.
E gli editori dall’occhio lungo hanno fatto due più due: se è vero che i nostri PET tirano così tanto sui social, andranno alla grande anche in libreria. Se ne venderanno un sacco.
Et voilà! Da un paio di annetti a questa parte piovono libri dove, di riffa o di raffa, c’entrano sempre i nostri amati animali.
Non che prima non ce se fossero, beninteso, ma erano prevalentemente libri in cui si trovavano consigli pratici su come accudire al meglio i piccoli felini.
E poi c’erano i veri e propri capolavori:
Il gatto con gli stivali (Charles Perrault), Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (Sepúlveda), Il libro dei gatti tuttofare (Thomas Stearns Elliott).
Adesso invece, gli animali sono veri e propri protagonisti con la coda e i baffi.
Vero è che alcuni autori sono stati grandi amanti dei gatti, quindi forse, sono sempre stati inseriti nei romanzi, magari sotto mentite spoglie, o dietro le quinte, o semplici ispiratori. Pensiamo ad esempio a Mark Twain, Ernest Hemingway, Jack Kerouac, Joyce Carol Oates, Charles Bukowski, per fare qualche nome.
Del resto, anche l’autorevole Il giornale.it, nel dicembre 2015, titolava così un suo articolo:
Gli scrittori migliori sono sempre stati “gattolici” praticanti.
Poi non possiamo non nominare i gatti “comparsa”: ce n’era uno parlante in Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov, uno furbacchione in coppia con la volpe in Pinocchio di Collodi, ovviamente lo Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, e come non ricordare che J.K. Rowling in Harry Potter faceva trasformare in gatto la professoressa McGranitt.
Insomma, di gatti ne abbiamo letti in quantità. Ma in forma diversa da ora.
Adesso l’importanza che i gatti hanno nei romanzi, è sicuramente frutto della moda social. E, visto che libri così ne vengono sfornati in continuazione, evidentemente funziona!
In una parola, i gatti sono diventati gli influencer di una branchia dell’editoria.
Qualche esempio? Eccoli qui, in ordine casuale:
Fazi ci propone una storia d’amore peccaminosa tra gatti in Sesso, amore e croccantini.

Storia d’amore (e sesso…) fra Giuda, giovane gattone di campagna, bello, un po’ magico e grosso come una lince, e Micioara, matura gattina di città, dalle zampe lunghissime e il manto nero, ammaliante come una pantera. Esasperata dal perenne calore della micia, che da tempo reclama il suo diritto all’amore, la “padrona” di Micioara richiede in comodato d’uso un rustico gatto maschio. Nonostante una sua vita mondana, la donna è la tipica signora sola di mezz’età con gatto, anzi gatta, e desideri analoghi a quelli della micia, cui tuttavia sembra aver rinunciato da tempo dopo una serie di sventure sentimentali. Le amiche e gli amici che fanno da coro ipotizzano che se la micia riuscisse a risolvere i suoi problemi amorosi si romperebbe l’incantesimo malefico che accomuna gatta e umana, che finalmente potrebbe uscire dalla sua solitudine. Nel corso di una sola, lunga giornata, esaltante per la micia e per il gattone, meno per la povera “padrona”, mentre Giuda e Micioara si danno da fare tra tonnellate di croccantini, vetri rotti e urlacci, la donna deve comunque recarsi al lavoro, tra telefonate e perentorie suonate di campanello, proteste dei vicini e schiamazzi. Durante ore per lei massacranti, riaffiorano così i ricordi di una vita: felicità, tristezze, episodi comici, lutti. Ma cala finalmente la notte. E chissà che Giuda non abbia rotto l’incantesimo…
Garzanti allarga gli orizzonti e passa dal Gatto che insegnava a essere felici, al gatto che nel romanzo è solo l’amico di uno dei protagonisti ma conquista la cover (Quando finiscono le ombre).
E non si ferma qui!
I tempi cambiano e il ruolo del topo da biblioteca passa ora al gatto, che legge Nietzsche, Joyce e Shakespeare (Leggere è una faccenda da gatti).
Ma il gatto si fa anche viaggiatore, in giro per il Giappone su una vecchia station wagon color argento, alla ricerca di una nuova vita insieme al suo amico umano Satoru (Cronache di un gatto viaggiatore).
Sempre questa CE però, con uno scacco matto dedica un libro anche al fedele amico dell’uomo, Bob nel romanzo (Il piccolo albergo della felicità).

Per un gatto come Alfie non esiste niente di meglio che scorrazzare per i giardini di Edgar Road. Solo lì si sente a casa. Gli abitanti del quartiere lo accudiscono come una vera famiglia; hanno imparato ad amarlo e non possono più fare a meno di lui. Ma all’improvviso nella via arrivano dei nuovi vicini i cui movimenti appaiono sospetti: hanno traslocato di notte e non fanno amicizia con nessuno. L’armonia del quartiere è in pericolo e Alfie deve fare qualcosa. È convinto che dietro quelle facce tristi si nasconda un bisogno di aiuto e di conforto. Piano piano, la nuova famiglia si accorgerà di quanto lui sia prezioso per le loro vite: perché Alfie sa che si deve lasciare il cuore aperto a nuovi amici, nuove avventure, nuovi incontri inaspettati. E anche all’amore, che arriva proprio quando si crede di averlo perduto per sempre.
(Della stessa autrice, sempre per Garzanti, ricordiamo Il gatto che aggiustava i cuori)


Il lungo viale al centro della città è deserto. Solo un uomo anziano cammina sotto il sole, con una torcia elettrica accesa nonostante la luce estiva. È Spartaco Guidi. Qualche mese dopo, il suo corpo viene ritrovato in un terreno di campagna. L’autopsia viene affidata al medico legale Ardelia Spinola. Dopo tanti anni di esperienza, sa che il suo compito è solamente quello di circoscrivere l’ora della morte, di stabilirne cause e dinamiche. Ma non è facile zittire l’anima investigatrice che c’è in lei. Anche se, in realtà, avrebbe ben altro a cui pensare. Arturo, l’affascinante apicultore (e amante dei gatti come lei) che da pochi mesi è nella sua vita, sembra nascondere qualcosa che le sfugge. Qualcosa che le fa temere di perderlo, anche se ammetterlo per lei è difficile. E quando scopre che la casa di Spartaco Guidi è stata messa sottosopra, tutta la sua attenzione torna sul caso. Scopre che l’uomo era tornato da poco ad Albenga, il suo luogo d’origine, dopo decenni passati in ospedale psichiatrico per aver ucciso un amico in gioventù. Eppure tutti parlano di lui come di una persona di animo buono. Cosa l’avrà portato a quel gesto, allora, e adesso a subire una morte violenta? L’intuito di Ardelia non sbaglia mai, e stavolta le dice che Il ritorno della vittima in città è la chiave del mistero. Ma non è facile scovare dove si nascondono le ombre. Soprattutto se ci sono tanti piccoli dettagli che sfuggono. Dettagli fondamentali perché le tessere di un puzzle possano combaciare. Finché la verità non è talmente vicina da accecare, e diventare quasi invisibile… Cristina Rava torna con il personaggio più amato dai suoi lettori: una donna forte e indipendente che l’amore mette sempre a dura prova. Un medico legale che non può fare a meno di seguire il suo istinto. Tra distese di serre scintillanti al sole e le chiome argentate degli ulivi fra cui s’intravede il mare ligure, Quando finiscono le ombre è un romanzo in cui il passato nasconde molti segreti, ma è il presente a fare più paura.

Con una zampa bianca e una nera e i suoi baffi eleganti, il Gatto della Biblioteca non è un gatto come gli altri. Al calore di una casa preferisce la biblioteca dell’università di Edimburgo. I libri sono la sua vera passione, oltre al bacon e ai grattini dietro l’orecchio sinistro. È nei libri che trova le rispose ai rompicapo più stravaganti e scopre universali verità filosofiche. Sono le pagine di Nietzsche, Joyce, Shakespeare, Orwell e Heaney a farlo riflettere sulle cose del mondo. Ma soprattutto gli insegnano l’arte di leggere le profondità dell’animo umano e coglierne i segreti più nascosti. Gli uomini, infatti, sono esseri complicati, a volte fragili e ingenui. Eppure, in fondo, desiderano tutti le stesse cose: trovare l’amore, scoprire passioni nascoste, vivere emozioni forti. Da lettore esperto, il Gatto della Biblioteca sa bene che per ognuno di questi desideri c’è il libro giusto…

Nana è un gatto randagio che vive di espedienti. Con la sua bizzarra coda a forma di sette, è fiero della sua indipendenza. Ma un giorno ha un incidente. A salvarlo e a prendersi cura di lui è Satoru. Nana all’inizio non si fida di lui, graffia e si ritrae. Non è abituato all’affetto degli uomini. Anche Satoru da tanto tempo non permette a qualcuno di avvicinarsi. Eppure capisce subito come far cambiare idea a Nana: un po’ di cibo, una cuccia calda, qualche coccola furtiva. E tra i due nasce un’amicizia speciale che riempie la loro vita. Fino al giorno in cui Satoru, dopo aver perso il lavoro, deve trasferirsi e non può più occuparsi di Nana. È allora che i due decidono di fare un viaggio, su una vecchia station wagon color argento, per trovare un nuovo padrone tra le amicizie di Satoru. Tra filari di betulle bianche, peschi e canne di bambù, attraverso un Giappone pieno di colori, profumi e panorami dal fascino infinito, incontrano il migliore amico di Satoru da bambino, la prima donna che ha amato e poi perso e il suo compagno di scorribande delle medie. Ma nessuno di loro può prendersi cura di Nana. Sarà invece quest’ultimo ad arricchire le loro vite ricordando quali sono le cose importanti, quelle che regalano gioia e serenità. E quando il viaggio è quasi alla fine, il gatto e il suo padrone capiscono che non possono fare a meno l’uno dell’altro. E che, qualunque cosa accada, vogliono stare insieme. Nonostante tutto. Nonostante ci sia una verità che Satoru non ha il coraggio di dire a Nana. Eppure non ha più importanza. Perché il loro legame durerà per sempre.

Il piccolo albergo ricoperto di edera domina il giardino. Il futuro di Libby riparte da lì. Trasferirsi a Longhampton per gestire la nuova attività non è stato facile, e i lavori di ristrutturazione sono sempre più complicati. E poi c’è un ospite di cui è impossibile liberarsi. Un ospite con due orecchie pelose e un muso sempre in cerca di carezze: è Bob, il cane della suocera. Libby non ha tempo per occuparsi di lui e vorrebbe non averlo sempre tra i piedi. Ma presto scopre che Bob ha una dote speciale: attraverso la pet therapy, aiuta le persone a ritrovare il sorriso. Da allora Libby non può più fare a meno di quegli occhi capaci di leggere nel profondo della sua anima. E all’improvviso tutto appare più semplice. Un giorno, davanti all’albergo, un’auto investe una donna che rimane ferita e perde la memoria. Libby decide di ospitarla, sperando che la vicinanza di Bob possa aiutarla come ha fatto con lei. E la magia si compie. Tra quelle stanze calde e rassicuranti, piano piano i ricordi riaffiorano. L’amicizia con quel cucciolo buffo e invadente dà alla sconosciuta una nuova speranza e il coraggio di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Ma quando arriva un uomo che si presenta come il fidanzato della giovane, Bob non si fida di lui. Libby non ha dubbi: il fiuto del suo caro amico non sbaglia mai. Insieme devono mettere in guardia la nuova amica. Perché il passato può nascondere delle ombre. Superarle può essere difficile, ma a volte il destino regala una seconda possibilità.
Tre60 propone Due gatti da biblioteca, in cui i protagonisti questa volta non ricoprono il ruolo del lettore felino ma vengono assunti per dare la caccia ai topi. E diventano le star della biblioteca (storia molto verosimile!).

Nella piccola biblioteca di Minden, nel Nevada, c’è una vera e propria emergenza: i topi prendono d’assalto i libri! Per risolvere il problema Jan Louch, dipendente della biblioteca, propone di far entrare nel team un collega molto speciale: un gatto, per dare, come è naturale, la caccia ai topi. Dopo il “lavoro”, lo zelante gattone ama sonnecchiare in una scatola della Baker & Taylor, un’azienda americana leader nella distribuzione di libri, e Jan decide di chiamarlo Baker. Ma da solo il micio non può stare, così, dopo due mesi, Jan decide di dargli un compagno: Taylor, ovviamente. Amati dai bibliotecari e coccolati da tutti i frequentatori della biblioteca, i mici diventano vere e proprie star quando la Baker & Taylor li proclama testimonial ufficiali dell’azienda. Le loro foto appaiono ovunque: su poster, magliette, borse, segnalibri… Il risultato: centinaia di visitatori giungono da ogni parte degli Stati Uniti per accarezzare le due celebrità a quattro zampe! In un appassionante resoconto, Jan Louch ci racconta le avventure di Baker e Taylor, i due simpatici gatti bibliotecari che hanno lasciato le loro impronte nei cuori di tutti gli abitanti di Minden, e non solo.
Sperling & Kupfer propone la tripletta del gattone rosso Bob: è del 2013 A spasso con Bob, del 2016 Il mondo secondo Bob e Un dono speciale di nome Bob.
Ma, alcuni già lo sanno, La felicità è un gatto. Ziggy per la precisione, capace di ispirare gli umani a una vita di serenità: fate degli esperimenti per stabilire il vostro QuozienteGatto.
La CE dà voce anche all’italiana Daniela Maddalena e alla sua dottrina sui venerati felini.

Quando James Bowen trova davanti alla porta del suo alloggio popolare un gatto rosso, rannicchiato in un angolo, impaurito e malato, non immagina quanto la sua vita stia per cambiare. James, ventisette anni, un passato di alcol e droga, non ha un lavoro né una famiglia su cui contare. Vive alla giornata per le vie di Londra, e raccoglie qualche spicciolo suonando la chitarra davanti a Covent Garden e nelle stazioni della metropolitana. L’ultima cosa di cui ha bisogno è un animale domestico. Eppure non resiste a quella palla di pelo, che subito battezza Bob. Pian piano James riesce a farlo guarire, e a quel punto lascia il gatto libero di andare per la sua strada, convinto di non rivederlo più. Ma Bob è di tutt’altro avviso: per nulla al mondo intende separarsi dal suo nuovo amico e lo segue ovunque. Instancabile. Finché a James non rimane che arrendersi. È l’inizio di una meravigliosa amicizia e di una serie di singolari, divertenti e a volte pericolose avventure che trasformeranno la vita di entrambi, rimarginando lentamente le vecchie ferite, anche quelle più profonde.

A volte un incontro può cambiarti la vita. Lo sa bene James, musicista di strada con un passato di droga e alcol, che ha raggiunto la popolarità grazie al suo amico Bob, un irresistibile gatto rosso che un giorno ha bussato alla sua porta e non ha più voluto andare via. Si dice infatti che siano i gatti a sceglierti e non viceversa. Correva l’anno 2007 e da allora i due non si sono mai più separati: due anime gemelle pronte ad aiutarsi per curare le ferite di una vita non sempre facile. James ha dato a Bob la sua amicizia, un posto caldo in cui dormire e lo ha nutrito. In cambio però ha ricevuto molto di più: una nuova speranza e un obiettivo nella vita. Il suo amico a quattro zampe gli ha infatti donato lealtà, amore, allegria e una voglia di andare avanti che James non aveva mai provato prima. Grazie a lui, si è fissato degli obiettivi da raggiungere ed è lentamente tornato a vivere.

È passato ormai qualche anno dal giorno in cui James ha trovato, nell’ingresso del suo alloggio a Londra, un gatto rosso, randagio e ferito: Bob. Per James, musicista di strada, quell’incontro ha segnato una svolta. Occuparsi di Bob gli ha dato infatti la forza e la motivazione di cui aveva bisogno per buttarsi alle spalle i problemi di droga e alcol e ricominciare da zero. Le giornate trascorse insieme per le vie di Londra si sono rivelate una piacevole e inaspettata sorpresa. Non solo perché la strada è sempre un’incredibile maestra di vita. Ma soprattutto perché Bob è il gatto più intelligente e intraprendente che James abbia mai incontrato e gli insegnamenti più importanti li deve proprio a lui. Giorno dopo giorno, è come se Bob gli indicasse la direzione giusta, dandogli una ragione per vivere, per sorridere. E forza e affetto nei momenti più difficili. Anche adesso che la loro vita assomiglia a un sogno, Bob non smette di regalargli straordinarie lezioni di vita. Così, dopo aver emozionato oltre sette milioni di lettori in tutto il mondo con il racconto della loro amicizia, aver scalato le classifiche dei libri più venduti e conquistato il botteghino con il film tratto dall’omonimo bestseller internazionale A spasso con Bob, i due tornano a raccontarsi tra le pagine di Un dono speciale di nome Bob, un libro intenso e magico come la vita, entrato subito nella Top 10 del Sunday Times. Per riscoprire la gioia delle piccole cose e il vero significato del Natale.

Libero, calmo, curioso, carismatico, tenace… in una parola saggio. Ziggy è un gatto capace di ispirare noi umani ad affrontare la vita con più fiducia e serenità, con più astuzia e strategia. L’autore, e suo convivente, lo osserva con attenzione da anni e in questo libro racconta quali sono le qualità, gli atteggiamenti, le soluzioni ai problemi della vita quotidiana che il gatto (qualsiasi gatto) mette in pratica con tranquilla sicurezza e che sono di grande aiuto anche per noi. Combattere lo stress, restare indipendenti, influenzare le situazioni senza farsi influenzare, saper leggere gli altri sono solo alcuni degli insegnamenti che Ziggy ci regala con grande eleganza.
«AMA IL GATTO TUO COME TE STESSO.»
La religione gattolica venera i gatti e li riconosce come maestri di vita. È la religione con più fedeli al mondo. La sua sapienza insegna agli umani a vivere come i gatti, gli esseri più saggi e felici di tutto il creato.
Rizzoli invece va sul classico, riproponendo una nuova edizione dell’autobiografia felina più famosa del mondo, in giro per librerie fin dal 1964.

Un classico senza tempo: pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1964, Il grande Miao vuole essere un manuale per gatti di tutte le età, e soprattutto per gattini alle prime armi che si apprestano a «conquistare» una famiglia. Voce narrante è una micina molto furba, scaltra e intelligente, che elargisce consigli e rivela stratagemmi su come sottomettere e addestrare «i bipedi». Non manca proprio nulla: dalle puntuali ed esilaranti descrizioni dei comportamenti di uomini e donne, alle istruzioni su come gestire bambini e scapoli; dalle indicazioni su come impadronirsi di poltrona e letto, a quelle su come affrontare eventuali visite di sconosciuti o le festività natalizie. Con tono vivace e un’ironia accattivante, Paul Gallico offre uno sguardo divertente e originale sulle varie idiosincrasie di noi bipedi e ci accompagna nella mente dei nostri amici felini, dei quali sapremo riconoscere, con un sorriso incantato e arreso, tutte le tattiche e gli atteggiamenti qui deliziosamente raccontati.
Mondadori punta sullo scrittore-vip e propone con sobrietà Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto, di Francesco Guccini.

Da dietro il crinale della collina si vede arrivare il piccolo corteo, preceduto dal suonatore di fisarmonica e dal mescitore di vino. Lo sposo e la sposa sono in cammino dall’alba, raggiungeranno la chiesa non proprio freschissimi e poi, dopo la cerimonia, riprenderanno la strada insieme agli altri, di nuovo per mulattiere, pronti a godersi un pranzo e una cena con l’appetito rinvigorito dalla scarpinata. Un matrimonio oggi inimmaginabile, che era perfettamente normale quando il piccolo Francesco Guccini vi prendeva parte, portando in dono agli sposi un dono veramente prezioso… E ancora: il funerale del mitico Gigi dell’Orbo, il sarto sempre ubriaco, il tenore lirico appassionato di ciclismo, la contadina poetessa, l’uomo che era convinto di dover reggere il cielo e tante altre “istantanee”, colme di ironia e appena velate di malinconia, di un tempo andato che non ritornerà. Qualche volta, tra queste pagine, la pellicola della memoria dell’autore resta impressionata da figure sfuggenti, sornione come gatti, dolci come il ricordo di chi se n’è andato, o forse un po’ beffarde come fantasmi… Questi racconti sono un viaggio attraverso il tempo e i registri narrativi, e riportano in vita per noi esistenze minime, destinate a essere dimenticate se non giungessero le parole a rievocarle.
Giunti invece racconta la storia di Bella, cagnolona alle prese con dei cuccioli di gatto (Una casa per Bella), ma è con Esther, il mondo si cambia un cuore alla volta, che arriva la svolta, perché protagonista è una maialina.

In un vecchio palazzo abbandonato di Denver, vive Bella, un cucciolo di cane intraprendente e curioso che si avventura a giocare con i pestiferi vicini di casa: dei cuccioli di gatto. Ancora non sa che quelli diventeranno a tutti gli effetti i suoi fratelli; sì, perché quando la sua famiglia scompare, Mamma Gatta la adotta come se fosse uno dei suoi micetti. Questi clandestini a quattro zampe sono in pericolo, l’edificio in cui vivono deve essere demolito e la loro presenza eliminata. Lucas, il giovane che ogni giorno porta loro da mangiare, cerca in tutti i modi di aiutarli e quando si ritrova in braccio una cucciolotta tenera e festante, capisce che anche se non è possibile salvarli tutti, può prendersi cura di lei. Ecco che Bella entra a far parte della sua vita, portando allegria dovunque vada. Il cucciolo diventa ogni giorno più grande e il suo aspetto comincia a rivelare i tratti inconfondibili di una razza nota per la sua ferocia. Bella è un Pit Bull, e a Denver tenere un Pit Bull è illegale. Per sottrarla alle grinfie di uno zelante accalappiacani, Lucas è costretto a rinunciare a lei e darla in adozione. 400 miglia la separano dal suo adorato padrone, ma niente e nessuno potrà impedirle di portare a termine il suo gioco preferito: ”torna a casa, Bella”.

Quando Steve e Derek adottano Esther, maialina nana dallo sguardo spacca cuore, non hanno idea del guaio in cui si stanno cacciando…
Strabiliano davanti al veterinario che rivela loro la cruda realtà: Esther non è affatto nana, è un cucciolo di scrofa da allevamento destinato a raggiungere i tre quintali. Troppo tardi. L’umido naso di Esther ha già fatto breccia nei loro cuori, resta solo da scoprire come fare famiglia con un suino gigante, due cani e due gatti, in una villetta a schiera di città. Dopo aver trasformato la tavernetta in porcile, aver eliminato (a fatica) il bacon dalla dieta, aver creato un profilo Facebook per cercare conforto dagli amici, e molto, molto altro, Steve e Derek fanno il grande passo: raccolgono fondi per comprare una vera fattoria, in cui far crescere Esther e prendersi cura di molti altri animali in pericolo.
Insomma amici, la lista non termina certo qui, di libri come questi ce ne sono tanti altri. Il nostro scopo non era però quello di fare un elenco di libri gatto-mania, perché ne trovereste tanti ovunque. Volevamo solo sorridere insieme a voi e nel contempo riflettere sul fatto che anche l’editoria segue schemi precisi nelle proposte di lettura, perché, non dobbiamo mai dimenticarlo, le CE sono aziende che devono produrre degli utili a fine anno e devono cavalcare l’onda per trarre il massimo profitto. Spesso noi lettori siamo critici con alcune scelte editoriali ma dobbiamo considerare che le aziende devono seguire il mercato e assecondare la domanda. Ed è questo il punto. Non dimentichiamoci mai che se qualcuno vende, qualcun altro compra! E i social, sempre di più, sono tra i canali con cui le CE osservano le richieste dei lettori.
Barbara Podetta
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