Emanuela Valentini ci consegna fra le mani una storia di grottesca meraviglia.
Una storia, quella scritta dall’autrice Emanuela Valentini, che il lettore se lo porta via con la fantasia. Un mondo autenticamente fantastico, vi attende. Personaggi e ambientazioni che si tracciano pagina dopo pagina. Capitoli che è possibile vedere, per quanto ben scritti.
Ambientato nei primi anni del ‘900, in Francia, “Grotesquerie” è sottomissione, rivolta, aggregazione. Non solo. Grotesquerie è eliminare e scavalcare i confini, alla ricerca di se stessi e della libertà. Una treccia stretta, quella che lega in maniera differente i volti di questa storia. Mani intrecciate che tentano disperatamente di fuggire pur restando unite.
Priscilla arriva al circo di madame Grotesque, centro nevralgico di questa narrazione, come fosse uno scarto. Un’inservibile ragazza muta, qualcuno che nella società ricca di Rouen non può stare. Non è la sola. Il circo ospita persone che come lei, sono state ripudiate dalla perfezione della città e dei suoi abitanti.
Si può dire che quelli di madame Grotesque, sono solo artisti da sacrificare e da mostrare loro, solo nei momenti di puro svago a distrazione del suo orrido segreto.
La padrona compra Priscilla unicamente perché ella reca in sé un dono, o forse una maledizione: attirare sulla sua pelle insetti di ogni tipo. Non è altro che una possibilità di arricchimento, come tutti gli altri.
Dall’altra parte della storia, ma non così lontano, c’è la prigione sotterranea di Ensevelie, dove Maquis e tantissime altre persone, sono costrette a costruire delle macchine da guerra pronte a conquistare l’Europa. Un gruppo che la include però, sta preparando una manovra sovversiva al fine di far saltare il piano dei potenti e distruggere per sempre la prigione conquistando la libertà.
E poi Baptiste, figlio del medico più famoso, in combutta con i piani alti. Un ragazzo che ruba libri, perché banditi dalla città. Un’altro ribelle, che appena incrocerà lo sguardo di Priscilla, e vedrà con i suoi occhi la corruzione del padre, capirà qual è la cosa giusta da fare.
Un’avventura che racchiude bene due generi diversi, il distopico e lo steampunk, dove spicca la sensibilità dell’autrice rispetto ai temi che riguardano i diritti delle persone.
In fine possiamo dire che si leggono con il cuore, d’un fiato, queste pagine. La storie si intrecciano bene; i riferimenti storici, la precisione dei dettagli sulle parti meccaniche delle macchine infernali, sulle armi, sulle sensazioni e le ambientazioni, compongono qualcosa di unico, che si fa amare.
Qualcosa a cui per forza ci si affeziona e che ricorda a ognuno di noi, che la perfezione e l’imperfezione, sono figlie della stessa persona.
(la Books Hunter Jessica)

Titolo: Grotesquerie
Autrice: Emanuela Valentini
Editore: Dana (RW Edizioni)
Genere: Distopico, Steampunk
Cartaceo: 19,95
Pagine: 336
Uscita: 29 novembre 2018
Inizi ‘900, Francia. La pace tra gli stati europei è effimera e messa in discussione da rivalità, sete di conquista e moti di ribellione. A Rouen vige il culto della perfezione estetica. Se i ricchi curano i loro difetti fisici con delle protesi d’oro, trasformandoli in simboli di bellezza, i poveri ritenuti più strani finiscono nel circo di Madame Grotesque, un posto macabro in cui creature emarginate e deformi si guadagnano da vivere divenendo oggetto di scherno e di divertimento dei potenti. Nel frattempo, in una prigione sotterranea segreta, i dissidenti vengono indebitamente impiegati nella costruzione di macchine da guerra…
Una scrittura avvolgente e piena, un romanzo corale dall’ambientazione potente, un’avventura steampunk distopica piena di personaggi tormentati e cose che non dovrebbero accadere. Un’adolescente muta non dovrebbe essere costretta a lavorare in un circo dei mostri; una ragazza intrepida e generosa non dovrebbe essere ridotta in schiavitù; un giovane coraggioso che si affida alla poesia non dovrebbe essere ostaggio di sudici poteri.

Emanuela Valentini riscrive la Storia giocando sui paradigmi del brutto e del bello, contrapponendo ricchi e poveri, malvagità e romanticismo. Al centro di tutto il circo della terrificante Madame Grotesque e la sua nuova attrazione, Priscilla: una ragazza in grado di muovere intorno a sé piccoli animali e grandi sentimenti.

Emanuela Valentini vive e lavora come editor a Roma o dove capita. Tra le altre cose scrive per Wired Italia. Colleziona libri e macchine per scrivere. Nel 2013 ha messo in rete gratuitamente la fiaba La bambina senza cuore superando in pochi mesi i 160mila download. Nello stesso anno ha vinto il premio Chrysalide Mondadori con il racconto Dantalian.
Sempre nel 2013 è uscito Ophelia e le Officine del Tempo, romanzo fanta-storico finalista al Torneo IoScrittore. Con Delos Digital ha pubblicato il serial Red Psychedelia, dedicato a una Cappuccetto Rosso cresciuta in un ambiente più triste e non meno pericoloso del bosco. Nel 2016 ha vinto il Premio Robot con il racconto Diesel Arcadia, la favola di una nave volante nella Parigi del 1925, che a luglio di quest’anno è stato pubblicato in Giappone.
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