Gianluigi Bonanomi e Fiorenzo Pilla hanno capito che era necessario fare chiarezza sull’uso consapevole del web e dei social network. E hanno capito che ad averne un gran bisogno, sono prima di tutto i genitori dei nativi digitali.
La premessa del libro spiega bene che i nostri figli sono nati con e in mezzo alla tecnologia e che questo non significa che la sappiano usare correttamente. Smanettare con tablet e smartphone, scaricare app, navigare nel web, relazionarsi coi social, sono attività che siamo abituati a veder fare ai nostri ragazzi con estrema disinvoltura.
Ma l’utilizzo che ne fanno è davvero responsabile? Sanno davvero cosa fanno?
Sono queste le domande che genitori ed educatori dovrebbero porsi. Ma il problema è: i genitori e gli educatori, sanno a loro volta usare coscientemente questi strumenti? Gli autori di “Prontuario per genitori di nativi digitali” si sono dati una risposta ed ecco quindi un manuale chiavi in mano per addetti ai lavori.
In pratica, diciamocelo, in troppi casi l’analfabetismo digitale colpisce prima di tutto proprio loro: genitori, insegnanti, educatori (e qui è d’obbligo dire che non si vuol fare di tutta un’erba un fascio!). Molti di loro hanno grosse lacune in materia e fanno quindi fatica a capire i meccanismi complicati di questo nuovo mondo. Frasi come “Questi giovani, sempre con il telefono in mano!” o “Non parlano più tra loro perché stanno sempre a guardare il telefono!”, ormai si sprecano.
E secondo me, Bonanomi e Pilla hanno centrato il vero problema.
Prima di tutto, demonizzare le tecnologie non ha senso. Bisogna conoscerle a fondo, imparare a gestirle, usarle con responsabilità.
Siamo lontani dal tempo in cui si mettevano al rogo le donne accusate di stregoneria, solo perché non si arrivava a capire qualcosa che era nuovo o diverso. Il web non è il male, ma va conosciuto e usato correttamente. Sarebbe impensabile volerlo bandire dalle nostre vite o da quelle dei nostri ragazzi.
Inoltre, quello che secondo gli autori è fondamentale è il dialogo in famiglia rispetto a queste nuove tematiche.
Parlarne, educarsi ed educare, costruire con i propri figli un rapporto di fiducia: impostare delle regole, senza negare spazi o privacy ai ragazzi. Ci sono domande che non hanno risposte precise e univoche, quantomeno non possono esserci soluzioni universali: le situazioni vanno valutate, discusse e risolte insieme. Ma come è possibile tutto questo, se i primi a non conoscere la materia sono coloro che dovrebbero esserne la guida? Gli autori hanno quindi voluto offrire ai genitori, in modo chiaro e comprensibile, alcuni strumenti per comprendere pregi e difetti, valori e rischi, di questo nuovo universo digitale, di cui i nostri ragazzi sono i veri protagonisti.
Il tutto senza dimenticare la regola delle regole, valida dai tempi in cui forse ancora si credeva che la terra fosse piatta: inutile pretendere dai nostri figli un comportamento impeccabile se siamo noi genitori per primi a dare il cattivo esempio. Siamo credibili quando pretendiamo che i nostri ragazzi non facciano abuso dei dispositivi digitali se siamo noi adulti i primi che a tavola non mollano un attimo il telefono?
Un altro aspetto fondamentale, ampiamente discusso in questo libro, è la pubblicazione di contenuti che riguardano i nostri figli.
Con troppa leggerezza si postano sui social foto, video e testi riguardanti attimi di vita “privata” dei bambini o dei ragazzi. Lasciando agli autori il complicato compito di far capire quali possano essere i rischi seri a cui si va incontro con questo comportamento, io mi limito a fare una riflessione: capisco (ma in verità no) che per una mamma o un papà sia impossibile resistere alla tentazione di mostrare al mondo i progressi di crescita del proprio figliolo, ma quando lui sarà grande e googolerà il suo nome, trovando un’immagine di lui e della sua prima pipì nel vasino, sarà davvero contento? E se il suo futuro datore di lavoro farà su di lui delle ricerche on-line (e le farà, questo è sicuro) come lo valuterà vedendolo in una fotografia ubriaco perso e con un reggiseno in mano?
Essere on-line è una responsabilità, per chiunque. Leggete questo libro e ve ne farete un’idea precisa.
(La Books Hunter Barbara)

Titolo: Prontuario per genitori di nativi digitali. 100 domande e risposte su tecnologia e genitorialità
Autore: Gianluigi Bonanomi – Fiorenzo Pilla
Editore: Ledizioni
Pagine: 188
Prezzo di copertina: € 12,90 – ebook € 4,99
Uscita: 15 marzo 2018
ISBN: 9788867056996
Nel corso dell’ultimo decennio, il rapido sviluppo informatico e i progressi tecnologici hanno aggiunto una nuova dimensione ai rapporti interpersonali.
Anche in famiglia, dove genitori e figli compiono un percorso parallelo alla scoperta del mondo digitale e delle esperienze di socialità virtuale, con tutte le opportunità correlate ma anche con tutti i rischi che possono derivare dalla mancanza di competenze. È innegabile che le nuove generazioni vivano un rapporto con il mondo digitale differente rispetto a quello delle generazioni precedenti, basato su confidenza e immediatezza, e per molti genitori operare su un piano d’azione e di conoscenza differenti rispetto ai propri figli è fonte di preoccupazioni, dubbi, incertezze. Genera sempre nuove domande.
“Prontuario per genitori di nativi digitali” fornisce una risposta a queste 100 domande, con un linguaggio accessibile e immediato. Dai social network alla privacy, dai giochi online ai rischi dell’anonimato, il testo analizza cento scenari reali, fornendo, attraverso un percorso tematico, un valido strumento per supportare il dialogo tra genitori e figli e la conoscenza del mondo digitale come oggi disegnato nelle relazioni tra i ragazzi.
Gianluigi Bonanomi: la mia storia di giornalista hi-tech, autore di saggi, content manager in agenzie di comunicazione e formatore sulla comunicazione digitale mi permette di aiutare aziende, professionisti e famiglie a comunicare meglio online e a usare in modo consapevole la tecnologia, grazie a corsi, workshop e divulgazione.
Fiorenzo Pilla: Classe 1972, Functional Analysis Manager in SIA S.p.A., ha da tempo esteso la propria attività di studio e di ricerca all’evoluzione della socialità via Web. Autore di Io Digitale, Social Family e Manuale per difendersi dalla post-verità, è stato fondatore dei contenitori Web “Pagine Digitali” e “Nuove Conversazioni” ed è contributor di Web magazine dedicati all’editoria elettronica.

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