Il giro del mondo in ottanta giorni, un grande classico che soprattutto letto al tempo del coronavirus, sa come lasciare il segno.
Il giro del mondo in ottanta giorni è uno dei grandi scritti di Jules Verne. Un modo di viaggiare con l’intraprendenza e l’urgenza che contraddistingue molti di noi.
Una scommessa; è da qui che si parte. Come oggi, marzo 2020: una scommessa riuscire a stare in casa, in quarantena. È importante farlo, ma la mente merita di viaggiare. E allora si va, con questo libro, la cui prima pubblicazione è del 1873.
Dicevamo quindi che parte tutto da una scommessa, quella fra Phileas Fogg e i membri del club londinese da lui frequentato. L’obiettivo è quello di girare il mondo in soli ottanta giorni e Fogg è convinto di farcela, anzi, parte la sera stessa. In palio molte, moltissime sterline.
Fogg è un programmatore, un gentleman di indole tranquilla, ma decisa. Partirà insieme al domestico Passepartout, assunto poche ore prima. Poca roba con loro, si compra tutto strada facendo.
Ogni tappa è una corsa contro il tempo, pianificazione pura. Fogg non è interessato a visitare i luoghi in cui sbarca, ma si interessa solo di appuntare i tempi e far vidimare visti, come prova del suo lungo viaggio.
D’altro canto il suo domestico francese, approfitta per visitare le bellezze del mondo, nelle poche ore di attesa fra una partenza e l’altra. Non pensiate però che tutto si riduca a questo, perché lungo il loro “cammino”, incontreranno svariati personaggi, alcuni dei quali resteranno al loro fianco per il resto dell’avventura.
Una su tutti è Mrs Auda, bellissima donna che grata a Fogg di averla salvata, non mancherà di sviluppare verso il gentleman sentimenti diversi dalla sola riconoscenza; o Fix, il detective inglese che metterà i bastoni tra le ruote a Fogg, anche approfittandosi del suo domestico, convinto che sia un furfante.
Jules Verne intreccia viaggi e personaggi in maniera esemplare. Letto in età adulta questo libro conquista. Letto in questo difficile momento, fa viaggiare; permette di uscire dal perimetro della propria abitazione, immaginando i panorami visti dai protagonisti, i mezzi su cui si spostano da una parte all’altra.
Permette di allontanare la mente da questa condizione di quarantena e vivere le rocambolesche avventure che pagina dopo pagina caratterizzano questa storia.
Leggetelo, soprattutto ora.
(la Books Hunter Jessica)

Titolo: Il giro del mondo in ottanta giorni
Autore: Jules Verne
Editore: Feltrinelli
Genere: Narrativa
Cartaceo: € 9,00
Pagine: 304
Uscita: gennaio 2014
Il giro del mondo in ottanta giorni è forse il più noto tra i romanzi di Jules Verne, fonte di numerosi adattamenti televisivi e cinematografici.
Jules Verne (1828-1905) raggiunse la fama nel 1863 pubblicando su una rivista Cinque settimane in pallone. Scrisse oltre sessanta libri, tra questi i più noti sono Viaggio al centro della Terra, Dalla Terra alla Luna, Intorno alla Luna, I figli del capitano Grant, Ventimila leghe sotto i mari, L’isola misteriosa, Michele Strogoff, Il giro del mondo in ottanta giorni e Ventimila leghe sotto i mari.
