Guia Risari con Mi chiamo Nako continua la sua battaglia, quella con cui mattone dopo mattone, abbatte i muri e demolisce i confini fra persone, partendo dalla tenera età.
Guia Risari con questa nuova storia egregiamente illustrata da Paolo D’Altan e pubblicata da Paoline Editoriale Libri, a cui rinnoviamo la nostra stima per la scelta e la cura dei propri titoli, narra il pensiero di un bambino rom abituato a muoversi da un “villaggio” all’altro su di una villa con ruote.
La caratteristica fondamentale delle storie per i più piccoli (che spesso si sposano perfettamente anche ai gusti letterari di noi adulti), è che devono concentrare il senso di tutto, la morale o come la desiderate chiamare, in poche righe; poche pagine che devono spiegare al piccolo (o grande) lettore, il perché.
Perché Nako è Nako.
Perché Nako vive su una casa con le ruote.
Perché Nako si chiama Nako e non Tchukurka.
Perché Nako ama i cavalli e perché il suo desiderio più grande è quello di essere tutti “uguali”.
Guia Risari come sempre riesce nell’impresa: un grande messaggio in una piccola storia.
E in questa di storia, si occupa di frontiere, quelle impalpabili, da abbattere. E alla fine del libro aggiunge qualcosa di più: una canzone e molti proverbi.
Leggete questo: “Non entrare nella mia anima con le scarpe”. Leggete tutti gli altri, trovate quello che vi parla al cuore.
E più in generale leggete le storie per bambini e ragazzi, lì non vi sono bugie, ma si custodisce sempre tutta la verità del mondo.
(la Books Hunter Jessica)

Titolo: Mi chiamo Nako
Autrice: Guia Risari
Illustratore: Paolo D’Altan
Editore: Paoline Editoriale
Genere: Bambini e ragazzi
Cartaceo: € 14,00 / Ebook: € 10,00
Pagine: 40
Uscita: 29 maggio 2020
Un racconto su cui piccoli e grandi possono confrontarsi su mondi altri rispetto al proprio. Mondi più giudicati che non veramente conosciuti.
Quello che Nako racconta mette in luce i sogni e le sofferenze di chi sperimenta ogni giorno le distanze e l’esclusione, ma al contempo apre il sipario su antiche tradizioni, lingue e speranze.
Per chi crede nella vita autentica e nel valore delle differenze, il libro è un’avventura sociale e culturale da vivere.
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