La donna degli alberi: il nuovo romanzo di Lorenzo Marone, tra poco in libreria

Il 5 novembre sarà in libreria il nuovo romanzo di Lorenzo Marone: La donna degli alberi.

Lorenzo Marone, uno degli autori più amati del nostro Paese, sta per tornare in libreria con un nuova, emozionante storia. Tutta da vivere.

La donna degli alberi

Titolo: La donna degli alberi
Autore: Lorenzo Marone
Editore: Feltrinelli
Pagine: 224
Prezzo di copertina: € 16,00 – ebook € 9,99
Uscita: 5 novembre 2020
ISBN: 9788807034145

Una baita in montagna e una donna. Attorno a lei, la furia e la meraviglia della natura. La legge del Monte e il miracolo della vita.

La donna è sola, inquieta, in fuga: non vuole più restare dove non c’è amore.

Ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell’infanzia, sul Monte. Qui vive senza passato, aspetta che la neve seppellisca i ricordi e segue il ritmo della natura. C’è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto il tetto.

E c’è l’uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento.

A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile. Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo. Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama.


Lorenzo Marone

Lorenzo Marone nasce a Napoli. Laureato in Giurisprudenza, esercita l’avvocatura per quasi dieci anni, mantenendo parallelamente un’intima attività di scrittore. Un giorno smette di fare l’avvocato, si trova un lavoro come impiegato in un’azienda privata e comincia a spedire i suoi racconti.

Di se stesso scrive: «Amo i cani e tutti gli animali, corro tre volte a settimana, ascolto musica in ogni momento del giorno, soprattutto di gruppi rock italiani semisconosciuti, leggo la sera a letto, in genere testi di autori contemporanei, ho difficoltà a lasciare un romanzo a metà, sono molto freddoloso, adoro il cinema e le persone curiose, mi fanno paura i ragni, e per prendere l’aereo mi devo imbottire di calmanti. Preferisco la birra al vino, il salato al dolce, il cioccolato fondente a quello al latte, e i cattivi rispetto ai finti buoni. Mi piacerebbe saper cucinare, ma sono una frana, come in ogni attività manuale. Però so farmi scrocchiare la schiena con un solo movimento».


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