Alessandro D’Avenia torna in libreria con un nuovo romanzo “L’appello” in cui ci racconta la scuola come solo chi la vive da dentro può fare.
Dopo L’arte di essere fragili, Alessandro D’avenia torna nella sua scuola con Omero e i suoi ragazzi.
L’Appello racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un’orchestra diretta da un maestro cieco. Proprio lui, costretto ad accogliere le voci stonate del mondo, scoprirà che sono tutte legate da un unico respiro.

Titolo: L’appello
Autore: Alessandro D’Avenia
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo
Cartaceo: € 20,00 / Ebook: € 9,99
Pagine: 348
Uscita: 3 novembre 2020
E se l’appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po’ di più chi lo porta? Allora la risposta “presente!” conterrebbe il segreto per un’adesione coraggiosa alla vita. Questa è la scuola che Omero Romeo sogna.
Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere.
Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky… Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa.

Alessandro D’Avenia, quarantatré anni, dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo ed è sceneggiatore. Dal suo romanzo d’esordio, Bianca come il latte, rossa come il sangue, è stato tratto nel 2013 l’omonimo film. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cose che nessuno sa, Ciò che inferno non è, L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita e Ogni storia è una storia d’amore. Collabora all’edizione della Divina Commedia curata da Franco Nembrini e illustrata da Gabriele Dell’Otto. Ogni lunedì dalle pagine del “Corriere della Sera” dialoga con i lettori nella rubrica “Ultimo banco”. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.