Il passato non si cambia, il dolore non si cancella. Non quello subìto e neanche quello inferto. Ma una cosa è certa: prima o poi ci si deve fare i conti.
Federica è una donna introversa, non troppo predisposta a socializzare. Vive sola ormai da tempo, nel suo appartamento, conquistato con fatica e baluardo della sua indipendenza. Insieme a Paola, sua migliore amica, gestisce un laboratorio con annesso negozio di pasta fresca, a Varese.
Due persone diverse, caratteri opposti, unite da un’amicizia solida, fatta di intese, scontri e confronti. Una sintonia che le fa sentire legate a doppio filo una all’altra, due metà che si completano.
La loro quotidianità viene però turbata da strani eventi, che coinvolgono entrambe. Piccoli dettagli che si fanno via via più inquietanti. Federica è in allerta, Paola è più spavalda. Federica è costretta a chiedere l’aiuto di un vecchio amico poliziotto, perché si sente in pericolo. I giorni passano ma la tragedia è dietro l’angolo ed è Paola a farne le spese.
Federica, distrutta dal dolore e logorata dalla paura, insieme all’aiuto di Edoardo e Livio, i dei due poliziotti che seguono il caso, capisce che è nel suo passato che deve cercare, se vuole capire chi ha un conto in sospeso con lei.
Ed è proprio dal suo passato che emerge una Federica molto diversa da quella di oggi, una ragazzina arrabbiata, che sfogava il suo rancore sugli altri, usando prepotenza e infierendo su gran parte di chi le stava intorno. Non agiva sola, aveva creato un gruppo, poche amiche disposte a seguirla nelle sue angherie, ai danni dei più deboli. E quel gruppo ha lasciato molte vittime sul suo cammino, persone ferite, offese, umiliate.
Solo adesso, a contatto con tanta sofferenza, Federica prende coscienza del male che ha fatto, della rabbia che ha provocato negli altri. No, non erano ragazzate. Troppo comodo cavarsela così. Arriva per lei il momento di fare a botte coi suoi sensi di colpa. Farci pace, per ora, è prematuro. Adesso bisogna capirsi, pentirsi, redimersi. Adesso è il momento di capire chi è veramente.
Sono tante le persone che ricordano con rancore quel gruppo di amiche, anche ora, a distanza di anni. E Federica è l’ultima, è rimasta solo lei, bersaglio di quell’anima dilaniata che chiede vendetta e giustizia.
Mi è piaciuto molto questo aspetto della storia. Gli autori hanno scelto una protagonista con un passato discutibile, che affiora nel presente con tutta la sua violenza, denominatore comune di molte vite. La rendono onesta nel momento in cui lei assume la consapevolezza dei sui sbagli, senza tuttavia discolparla, facendo piuttosto capire che la strada verso il perdono di se stessi è lunga e complicata.
Molto coinvolgente anche la storia di Edoardo, poliziotto in pensione che aiuta Federica in questa difficile situazione. Un uomo un po’ ruvido, col cuore grande anche se spaccato dalla malinconia, dovuta a gravi perdite nei suoi affetti. Un amico che tutti vorremmo al fianco, uno di quelli che ti dicono le cose per come stanno, senza sconti o giri di parole.
La trama e il ritmo narrativo sono avvincenti, tengono alta l’attenzione del lettore. Qualche imprecisione ortografica non toglie godibilità alla lettura, che risulta fluida e scorrevole. Un libro che consiglio, che si fa scoprire piano piano, rivelando tanto sulle nostre fragilità.
(La Books Hunter Barbara)

Titolo: Ciò che è stato non si cambia
Autore: Sergio Cova, Patrizia Emilitri
Editore: Il Vento Antico
Pagine: 235
Prezzo di copertina: ebook € 16,14 – € 2,99
Uscita: 21 luglio 2020
ISBN: 9788894806892
Federica e Paola, amiche fin dall’infanzia, gestiscono insieme un laboratorio di pasta fresca nella loro città, Varese. Una vita come tante, finché qualcuno comincia a inviare a entrambe strani messaggi.
Paola pensa a uno scherzo, Federica invece pensa a uno stalker. Un’effrazione in casa la spinge a chiedere aiuto a Edoardo Perozzi, un amico ex poliziotto. Pochi giorni dopo, Paola muore investita da un’auto pirata. Incidente o omicidio?Il Perozzi decide di indagare, coadiuvato dell’ispettore Livio Fabbro. Con l’aiuto di Federica e grazie a ricerche serrate, scoprono un sentiero che porta lontano, indietro nel tempo, tra segreti e morti inspiegabili.Il passato, anche se dimenticato, ci cerca, ci segue e spesso ci ritrova, perché ciò che è stato non si cambia e prima o poi presenta il conto.

Patrizia Emilitri vive in provincia di Varese con il marito, due figli e tre cani. Lettrice accanita e onnivora, scrive per passione per raccontarsi delle storie, per creare realtà che la appassionino. Ha pubblicato con Macchione Editore il volume Racconti vincitore del “Premio Chiara Inediti” e i romanzi La volta del Bricolla, Il testamento della maestra Elma, L’amore è morto e TEA – storia di una donna dalla A alla Z. Per Sperling & Kupfer ha pubblicato La carezza leggera delle primule, Come se l’amore potesse bastare e La bambina che trovava le cose perdute.
Con le Edizioni Il Vento Antico ha pubblicato il racconto Via Venanzio Martini 2 e la raccolta di racconti Donne il cui ricavato è devoluto interamente all’associazione CAOS – Centro Ascolto Operate al Seno.

Sergio Cova è nato nel 1978 a Varese dove vive con la sua compagna Ilaria, il piccolo Francesco e cinque gatti. Nel 2013 e nel 2017 ha vinto il premio NebbiaGialla con pubblicazione sul Giallo Mondadori. Nel 2018 ha vinto la XXI edizione di Esperienze in Giallo e nel 2019 il concorso Giallo Provincia di Pistoia. Per Delos Digital collabora con la collana Sherlockiana Delos e Delos Crime. Il suo ultimo romanzo è La Monna Lisa di Picasso (2020) Alcuni suoi racconti sono stati tradotti e pubblicati in Russia.
Ha pubblicato i gialli Tutti colpevoli (2011) e Una via d’uscita (2013) con Pietro Macchione Editore e, per Happy Hour Edizioni, i noir Il piano del Gatto (2015) e Il Modigliani perduto (2017).