La cena degli dei è un libro meraviglioso. Una coperta calda in un giorno freddo. Mi sono divertita, mi sono commossa, ho conosciuto un pezzo di Storia italiana, attraverso la vita (e la morte) di alcuni dei suoi protagonisti.
Con la benevola concessione del Grande Vecchio Titolare (chiamatelo Dio, se preferite), al Grande Vecchio (chiamatelo Enzo Ferrari, se preferite) viene dato il permesso di organizzare una cena, un avvenimento alquanto inusuale per quel Luogo. Ma del resto, di cose fuori dall’ordinario il commendatore ne aveva fatte parecchie, nel bene e nel male, già Prima. Quasi fosse una sua attitudine.
A dargli una mano in questa circostanza, come in tutte le altre del resto, c’è il fedelissimo Francangelo, assistente alato adesso, segretario tutto fare Prima. Dotato da sempre di grande perspicacia, ha con il commendatore una grande intesa, lo legge come fosse un libro aperto, ne presume in anticipo le reazioni e proprio per questo sa prenderlo per il verso giusto in ogni situazione.
Il Grande Vecchio sta sempre nascosto dietro il suo paio di occhiali scuri, ma Francangelo lo vede lo stesso: non puoi farla franca con un Angelo che aspira alle ali di quinta classe. Comunque non con uno così lungimirante e paziente come lui.
Ebbene per prima cosa, bisogna preparare la lista degli invitati. Vanno scelti con cura, col cuore ma anche con la testa, perché in questa cena devono trovarsi bene proprio tutti. Ed ecco che sfilano nomi altissimi, importanti. Pezzi di Storia del nostro Paese.
Sono eroi, campioni, artisti. Giornalisti. C’è persino un Presidente. Poi un Papa. Una Principessa.
Be’ non proprio tutti formeranno la rosa degli invitati ufficiali, ma se vengono “scartati” (o magari rimandati a una seconda cena, chissà poi se ce ne sarà una seconda, o addirittura una terza, una quarta, ecc.) un motivo pure ci sarà!
Ora uno mica potrà dire che tutti questi personaggi sono (o sono stati) straordinari. Io questo non lo so davvero fino in fondo. Ma so che è straordinario il modo in cui l’autore li ha raccontati. Nelle loro imprese, quelle che nel Prima di ognuno di loro, li ha consacrati a veri e propri miti. Nelle loro fragilità, che ce li fanno sentire più vicini, anche un po’ più simili a noi comuni mortali (per dire, perché loro mortali non lo sono più).
E la cena. Ah che cena! Che incontro! Memorabile fino alla fine dei tempi, che nel Luogo non esiste, quindi eternamente memorabile.
Il Grande Vecchio la sa lunga, c’è poco da fare. Solo lui poteva riuscire in questa impresa (ma dopo quella della Ferrari, chi lo ferma più? Corre veloce il commendatore, sempre verso nuovi traguardi). E con lui Francangelo, con le sue intuizioni e la sua spiccata intelligenza.
Commuovente, divertente. Scritto con delicatezza, frasi come carezze, cariche di sentimento, velate appena da quella malinconia necessaria a calarsi appieno nell’atmosfera del racconto. Un libro splendido.
Spero fortemente in una prossima cena degli dei, perché questa è appena finita e già mi manca. Ma credo che si farà, perché quando se ne è parlato, o solo pensato perché in quel Luogo i pensieri si sentono come detti ad alta voce, il Cielo si è messo a brontolare, ma sembrava un burbero sorriso di approvazione.
(La Books Hunter Barbara)

Titolo: La cena degli dei
Autore: Marino Bartoletti
Editore: Gallucci
Pagine: 352
Prezzo di copertina: € 16,50 – ebook € 8,99
Uscita: 3 dicembre 2020
ISBN: 9788836240470
Il Grande Vecchio era sicuro che in quel luogo avrebbe trovato amici straordinari. La sua vita, un po’ riservata, gli aveva comunque consentito di frequentare uomini potenti, dive bellissime, campioni ineguagliabili, artisti formidabili: molti li avrebbe rivisti volentieri, qualcuno che – per anagrafe – aveva solo incrociato lo avrebbe voluto conoscere un po’ meglio. Così stilò un piccolo elenco e pregò Francangelo, il suo assistente, di cercarli.
Quando vide arrivare quel celebre tenore con l’enorme foulard al collo, quel grandissimo pilota con lo sguardo malinconico, quel ragazzo timido con la bandana in testa, quella principessa col sorriso un po’ triste e altri ospiti strabilianti capì di aver avuto un’idea bellissima. La cena fu un successo. Tutti andarono via felici. Con un cavallino fra le mani.

Marino Bartoletti
Giornalista italiano, ha condotto e spesso ideato trasmissioni televisive storiche come Il processo del lunedì, La Domenica Sportiva, Pressing, Quelli che il calcio. È stato direttore del “Guerin Sportivo” e commentatore di tante edizioni del Giro d’Italia, della Champions League, dei Campionati europei e mondiali di calcio e dei Giochi olimpici. Nel 2019 esce per Gallucci La squadra dei sogni. Il cuore sul prato.