Il Sussurro del lago è un thriller psicologico ambientato a Viterbo, dove le acque del lago di Vico custodiscono i segreti di una morte misteriosa.
Scrivere questo romanzo, dunque, è stata una sfida con me stessa e i miei limiti.
Questo scrive Loriana Lucciarini nelle note finali e credo possa ritenersi soddisfatta: si è messa in gioco e ha portato a casa un ottimo risultato.
Sono d’accordo con le sue riflessioni, scrivere un romanzo così non è facile. Non lo è mai, secondo me. Soprattutto quando si vuole toccare il profondo di un’anima turbata, che in questo caso abitava nel corpo di Chiara Roberti, una giovane donna che muore in strane circostanze. Suicidio, dicono gli inquirenti. Ma non tutti sono d’accordo e tra questi Vanessa, una giornalista che, attraverso il suo lavoro, prova a insinuare il dubbio almeno tra la l’opinione pubblica.
Del triste destino che ha travolto Chiara, nulla sa Anna, sua docente e relatrice per la tesi di laurea. Anna, infatti, è stata all’estero per seguire il marito nel suo nuovo lavoro e apprende della tragedia solo al suo rientro in Italia, due anni dopo. Chiara è morta, accolta nell’oblio della morte dalle gelide acque del Lago di Vico.
Anna non è solo stravolta da questa notizia, è inquieta.
Non è solo tristezza quella che prova, è anche una sensazione che striscia sotto pelle e le sussurra che qualcosa non torna. Chiara si è suicidata. È in queste poche parole che già qualcosa stride. Davvero Chiara stava così male da arrivare a tanto? Lei era una ragazza turbata, una di quelle persone che i luoghi comuni fanno presto a definire strana, diversa. Ma sopra ogni cosa, era una ragazza dotata di un’intelligenza non comune, perspicace e acuta. Pervasa dal senso di giustizia. Perché è arrivata a compiere un gesto così tragico?
Anna non vuole, non può ignorare quella voce che da dentro le dice di cercare la verità. E quella voce diventa un urlo quando Anna, nella posta che era arrivata a casa durante la sua assenza, trova una cartolina speditale proprio da Chiara, poco prima di morire. Non è solo per lei che deve indagare, è per se stessa, per cercare di guarire da una vecchia ferita che ancora le tormenta la coscienza.
Anna e Vanessa, la giornalista, si incontrano e iniziano la loro ricerca, che le porterà a camminare su strade sconnesse, piene di incroci di fronte ai quali è difficile scegliere da che parte andare.
Loriana Lucciarini scrive un romanzo particolare, uno di quelli che spiazza. Un racconto che a un certo punto mi ha lasciato perplessa ma che al contempo mi ha fatto capire che non dovevo essere come quelle persone che giudicano in modo sbagliato chi è diverso e agisce di conseguenza. Sono caduta nel tranello del giudizio facile ma lei è stata brava a dimostrarmi che avrei dovuto andare oltre e aprirmi a scenari inconsueti.
Mi è piaciuta anche la sua scrittura, appropriata al racconto, e la scelta di descrivere i momenti nella loro completezza. Ci sono efficaci salti temporali, ma la storia si sviluppa soprattutto nell’arco di pochi giorni, raccontati nel loro reale incedere attraverso un focus sui dettagli: una scelta stilistica che potrebbe annoiare in altri ambiti e che invece ho molto apprezzato in questo contesto.
Come avrete capito, Il Sussurro del lago è una lettura che consiglio, in grado di appassionare e che va affrontata con spirito accogliente, fidandosi dell’autrice che ci conduce laddove l’improbabile diventa possibile e credibile.
(La Books Hunter Barbara)

Titolo: Il Sussurro del lago
Autore: Loriana Lucciarini
Editore: Independently published
Pagine: 166
Prezzo di copertina: €15,00
Uscita: 7 marzo 2021
ISBN: 979-8703742402
L’oscurità dilaga ma io ho lasciato accese piccole fiammelle. Se andrai nel bosco e le seguirai ti porteranno da me. Come le molliche di pane, come il canto delle sirene. Come il flauto di Pan, come il profumo di marzapane. Come le campane della domenica, come le lettere d’amore nascoste nei libri. Come i dettagli inaspettati che fanno la differenza. Ti ho lasciato segnali, molliche, sussurri, suoni, canzoni, aromi, dettagli e ricordi, tutti per te. Se andrai nel bosco ti porteranno da me.
Un thriller psicologico ambientato nella Tuscia viterbese.
Il corpo di Chiara Roberti, figlia di un noto imprenditore della zona, viene ritrovato impigliato fra il canneto e la riva del Lago di Vico, a Viterbo. La ragazza, fuggita da casa giorni prima, era sotto cura psichiatrica e gli inquirenti archiviano il caso come suicidio. Eppure questa storia è destinata a non chiudersi perché, due anni dopo, quando la criminologa Anna Lorenzi torna in Italia, nella posta in giacenza trova una cartolina proprio di Chiara. Il messaggio è criptico e apre scenari diversi e inquietanti.
Così Anna, spinta dalla necessità di far luce sulla sorte della sua allieva, indagherà per riaprire il caso, aiutata dalla giornalista Vanessa Sardo, che fin dall’inizio ne ha seguito le vicende. Riusciranno le due donne – testarde, intuitive e determinate – a decifrare il mistero legato alle ombre e ai segreti che Chiara Roberti si è portata con sé, nel fondo delle chete acque del lago?

Loriana Lucciarini, classe ’68 . Romana di nascita, attualmente vive in provincia di Viterbo e lavora come segretaria in un sindacato.
È scrittrice, blogger e recensora e scrive su varie testate e web magazine. Scrittrice e blogger. Ha vinto premi letterari ed è presente in varie antologie poetiche o di narrativa. Ha esordito con l’alter ego di Charlotte Ridley, successivamente ha deciso di firmare i propri scritti con il vero nome.