Chi sono gli autori e i libri che concorrono alla vittoria del Premio Strega 2021? Focus sulle loro biografie e opere.
Ve li abbiamo annunciati lo scorso 10 giugno: sono i finalisti dell’edizione 2021 del Premio Strega. Ora vogliamo approfondire, come facciamo ogni anno, la loro conoscenza.
Iniziamo da Andrea Bajani con il suo romanzo Il libro delle case, edito da Feltrinelli. Finalista al Premio Strega 2021 e al Premio Campiello 2021.

Titolo: Il libro delle case
Autore: Andrea Bajani
Editore: Feltrinelli
Pagine: 256
Prezzo di copertina: € 17,00 – ebook € 11,99
Uscita: 4 febbraio 2021
ISBN: 9788807034336
Un romanzo costruito come un’appassionante partita di Cluedo: i segreti di un uomo e di un Paese raccontati dalle case che li hanno custoditi. In un’opera unica per architettura, poesia e visionarietà, Andrea Bajani traccia il grande affresco di un’educazione sentimentale a metri quadri.
La vita che succede è soprattutto la vita nelle stanze.
A quante parti di noi siamo disposti a rinunciare per continuare a essere noi stessi? E soprattutto: dove abbiamo lasciato ciò che non ci siamo portati dietro? Quali case lo custodiscono in segreto o lo tengono in ostaggio? Per raccontare la vita di un uomo, l’unica possibilità è setacciare le sue case, cercare gli indizi di quel piccolo inevitabile crimine che è dire “io” sapendo che dietro c’è sempre qualche menzogna. Il libro delle case è la storia di un uomo – “che per convenzione chiameremo Io” –, le amicizie, il matrimonio nel suo rifugio e nelle sue ferite, la scoperta del sesso e della poesia, il distacco da una famiglia esperta in autodistruzione.
La storia di Io salta di casa in casa, su e giù nel tempo, ciascuna è la tessera di un puzzle che si compone tra l’ultimo quarto del millennio e il primo degli anni zero: è giovane amante di una donna sposata in una casa di provincia, infante che insegue una tartaruga in un appartamento di Roma mentre dalla tv si rovesciano le immagini di Aldo Moro sequestrato e del corpo di Pasolini rinvenuto all’Idroscalo; è marito in una casa borghese di Torino, bohémien in una mansarda di Parigi e adulto in carriera in un albergo londinese; ragazzo preso a pugni dal padre in una casa di vacanza, e studente universitario buttato sopra un materasso; poi semplicemente un uomo, che si tira dietro la porta di una casa vuota.
Il libro delle case è un viaggio attraverso i cambiamenti degli ultimi cinquant’anni, nelle sue geografie, nelle sue architetture reali così come in quelle interiori, i luoghi da cui veniamo e quelli in cui stiamo vivendo, le palazzine di periferia degli anni sessanta, lo sparo che cambia il corso della storia, e il bacio rubato dietro una tenda.

Andrea Bajani è autore di romanzi e racconti, di reportage, opere teatrali e traduzioni dal francese e dall’inglese.
Dopo aver collaborato con «L’Indice» e con l’Osservatorio Letterario Giovanile del Comune, è divenuto consulente editoriale per la casa editrice Codice.
Nel 2003, per Pequod, esce Qui non ci sono perdenti.
Nel 2005 approda a Einaudi con Cordiali saluti e nel 2006 esce il reportage Mi spezzo ma non m’impiego. Del 2007 è il romanzo Se consideri le colpe, che vince i premi Super Mondello, Recanati e il Premio Brancati nonché il Premio Lo Straniero; nel 2008 è seguito il reportage Domani niente scuola.
Ricordiamo anche Ogni promessa (Einaudi, 2010) con il quale vince il Premio Bagutta; La mosca e il funerale (Nottetempo, 2012), Mi riconosci (Feltrinelli 2013), La vita non è in ordine alfabetico (Einaudi 2014), Un bene al mondo (Einaudi 2016), la raccolta poetica Promemoria (Einaudi 2017) e Il libro delle case (Feltrinelli 2021). Ha preso parte a diverse antologie.
Per il teatro è autore di Miserabili, di e con Marco Paolini, e di 18mila giorni. Il pitone, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa. È autore dell’audiodramma La gentile clientela (Feltrinelli 2013).
Suoi articoli sono pubblicati su giornali nazionali ed esteri come «La Stampa, «l’Unità», «il manifesto», il supplemento domenicale de «Il Sole 24 ore», «Libération».
Continuiamo con Edith Bruck, con il suo romanzo Il pane perduto, edito da La nave di Teseo. Già vincitore del Premio Strega Giovani 2021.
Di questa bravissima autrice e del suo libro, vi abbiamo già parlato nel nostro articolo dell’11 giugno, che vi invitiamo a leggere.
L’acqua del lago non è mai dolce, di Giulia Caminito, edito da Bompiani. Finalista al Premio Strega 2021 e al Premio Campiello 2021.
Giulia Caminito con L’acqua del lago non è mai dolce, è ambientato sul lago di Bracciano negli anni duemila, dove la famiglia dell’integerrima Antonia si stabilisce e dove cresce tutto: l’età, la paura, la testardaggine, il pericolo, l’obbedienza. Ma tutto questo può durare per sempre? Siamo certi che non ci sia nessuna crepa dietro un viso che mai si scompone?
Vi invitiamo a leggere la nostra recensione, pubblicata il 21 giugno.
Continuiamo con Borgo Sud, il romanzo di Donatella Di Pietrantonio, edito da Einaudi.
Bordo Sud è il seguito de L’Arminuta, un grande successo letterario del 2017 che ha vinto il Premio Campiello e dal quale è stato tratto un film, in uscita proprio quest’anno.

Titolo: Borgo Sud
Autore: Donatella Di Pietrantonio
Editore: Einaudi
Pagine: 168
Prezzo di copertina: € 18,00 – ebook € 9,99
Uscita: 3 novembre 2020
ISBN: 9788806244781
Adriana è come un vento, irrompe sempre nella vita di sua sorella con la forza di una rivelazione. Sono state bambine riottose e complici, figlie di nessuna madre. Ora sono donne cariche di slanci e di sbagli, di delusioni e possibilità, con un’eredità di parole non dette e attenzioni intermittenti. Vivono due grandi amori, sacri e un po’ storti, irreparabili come sono a volte gli amori incontrati da giovani. Ma per chi non conosce la lingua dell’affetto è molto difficile aprire il cuore. Con la sapienza e la naturalezza dei grandi scrittori, Donatella Di Pietrantonio ci regala in queste pagine un’emozione calda e sussurrata, che rimarrà con noi a lungo.
È il momento più buio della notte, quello che precede l’alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po’, e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella piú scomoda, o troppo amara. Cosí tutt’a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell’appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel ma-trimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa.
Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio – in cui mettere insieme i ricordi –, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. È lí, in quel microcosmo cosí impenetrabile eppure cosí accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos’è realmente successo, e forse fare pace col passato.
Donatella Di Pietrantonio torna dopo L’Arminuta con un romanzo teso e intimo, intenso a ogni pagina, capace di tenere insieme emozione e profondità di sguardo.

Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico.
Ha esordito con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot 2011, Premio Tropea). Per Einaudi ha pubblicato L’Arminuta (2017), vincitore Premio Campiello 2017 e Bella mia, con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati e il Premio Vittoriano Esposito Città di Celano.
Nel 2020 per Einaudi esce un nuovo romanzo Borgo Sud.

Titolo: Due vite
Autore: Emanuele Trevi
Editore: Neri Pozza
Pagine: 128
Prezzo di copertina: € 15,00 – ebook € 7,99
Uscita: 11 febbraio 2021
ISBN: 9788854522633
Tratteggiando, con affetto, le vite dei due amici, Emanuele Trevi persegue una ricerca narrativa fondata sulla memoria e, al contempo, rende un sentito omaggio a due talentuosi scrittori italiani.
Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all’apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni.
Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava.
Ne mostra anche le differenti condotte: l’ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell’unicità di questo libro non stanno nell’impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l’amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all’ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell’ozioso infame, non ci mette lo zampino».

Emanuele Trevi, figlio dello psicanalista junghiano Mario Trevi, è uno dei critici più promettenti della nuova generazione.
Ha tradotto e curato edizioni di classici italiani e francesi: si ricordano testi dedicati a Leopardi, Salgari, e autori italiani del Novecento.
Collabora al «Manifesto» (Alias) e alla trasmissione radiofonica Lucifero di Radio Tre, con una sezione dedicata alla poesia.
Il suo libro Istruzioni per l’uso del lupo ha riscosso un notevole successo. All’uscita questo libro ottenne un successo di critica sulle pagine letterarie dei magazine e dei quotidiani più engagé.
È redattore di «Nuovi Argomenti». Ha fatto parte della giuria del premio Calvino nel 2001, e del premio Alice 2002.
Nel 2012 esce per Ponte alle Grazie il libro Qualcosa di scritto.
È stato editore della casa editrice Fazi e ha collaborato con la casa editrice Quiritta.
È stato sposato con la scrittrice e conduttrice radiofonica Chiara Gamberale.
Tra le sue pubblicazioni: Musica distante (Mondadori 1997), è fra gli autori di Figuracce (Einaudi 2014), Il popolo di legno (Einaudi Stile Libero 2015), Sogni e favole (Ponte alle Grazie 2019) e Due vite (Neri Pozza 2021).
Conosceremo il nome del vincitore il prossimo 8 luglio.