La rinnegata è una storia dura, che sembra appartenere ad altri tempi, eppure è spaventosamente attuale.
Lolai, il paesino della Sardegna in cui vive Teresa, sembra un luogo lontano, non nello spazio ma nel tempo. Abitato da persone legate a pensieri severi, giudicanti. Persone intrappolate nel loro unico modo di intendere la vita, che non ammette diversità e non ha spazio per il confronto. Chiusura e pregiudizio sembrano le regole imprescindibili per mantenere l’ordine in una collettività che solo così può essere disciplinata. E se qualcuno non si adegua, paga il prezzo di una vita intera, senza soluzione di redenzione.
È Teresa che rifiuta di piegarsi, che non rinuncia alla sua identità, che va avanti a testa alta nonostante i bisbigli alle sue spalle, i gesti sconvenienti che le vengono sbattuti in faccia per sfida, per dispetto, per umiliarla. È lei la rinnegata.
Le sue colpe sono la bellezza, l’autodeterminazione, il rispetto di se stessa. Troppo per una donna. Oh sì certo è sposata Teresa, ha dei figli. Ma non è come le altre donne del paese. Ha un passato che non piace agli atri abitanti, non abbassa mai la testa. È il bersaglio ideale per le malignità, è colei che è giusto punire perché tutti gli altri possano elevarsi a uno stato di superiorità. Ha troppo coraggio Teresa, non impara mai a stare al posto in cui dovrebbe rimanere confinata.
Leggendo quelle cattiverie, mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, con quei pensieri che mi sembravano così antichi, chiusi, ipocriti. No, non è così. I pregiudizi cambiano forma e contenuto, ma sono sempre qui, in mezzo a noi. Fanno male, feriscono, uccidono. Eppure non siamo capaci di liberacene, di andare oltre. In questo non siamo cambiati, non siamo migliorati. È su questo che dobbiamo riflettere.
Valeria Usala scrive una storia che è di dolore tanto quanto di speranza, lo fa con una scrittura pungente e matura. Dà carattere ai suoi personaggi, alcuni dei quali hanno preso forma nella mia mente con tinte in bianco e nero, altri con colori intensi, come se quelle sfumature emergessero direttamente dalle loro anime.
Però devo dire che qualcosa mi è mancato: leggere questo libro è stato come volare senza mai guardare in basso. Immagino che volare sia una sensazione carica di belle emozioni e anche di paura per qualcosa che non si conosce, che è lontana da noi. Affascinante, da brivido. Ma se non si guarda il panorama che c’è al di sotto, si perde molto. Che siano vette od oceani, nuvole morbide e rassicuranti o tempeste tumultuose, lo spettacolo è tutto da vivere. In questo libro ho trovato mancante questa dimensione. Avrei voluto poter guardare più in profondità questa storia, perdermi in essa. Ma è come se invece l’autrice mi tenesse in superficie, forse per non farmi cadere, chissà.
In ogni caso è una lettura preziosa, che ha saputo donarmi tanto. L’esordio promettente di un’autrice che mi è piaciuta nello stile e nella forza che ha saputo imprimere in ogni frase.
(La Books Hunter Barbara)

Titolo: La rinnegata
Autore: Valeria usala
Editore: Garzanti
Pagine: 208
Prezzo di copertina: € 16,00 – ebook € 9,99
Uscita: 26 aprile 2021
ISBN: 9788811817499
Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia, amore e potere, rinascita e di speranza.
Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne. Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi.
Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia.
Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa. Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra. Non capitava da anni che un esordio venisse accolto con tanto entusiasmo dalle libraie e dai librai che l’hanno letto in anteprima. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti.

Valeria Usala
Dopo una laurea in lingue e comunicazione, un diploma in storytelling e anni di lotte contro il tempo, ha imparato che dedicarne di più a cinema, cibo e cruciverba fa bene alla salute, oltre che alla scrittura. La rinnegata (Garzanti, 2021) è il suo libro d’esordio.