Tre piani, di Eshkol Nevo: il libro da cui è tratto l’ultimo film di Nanni Moretti

Dal 23 settembre è nelle sale italiane l’ultimo film di Nanni Moretti, Tre piani, tratto dall’omonimo romanzo di Eshkol Nevo.

Il ritorno nelle sale cinematografiche dopo le chiusure imposte dal Covid19, è segnato dall’uscita di uno dei film italiani più attesi: Tre Piani, diretto e interpretato da Nanni Moretti. Tra gli attori, ricordiamo anche Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Alessandro Sparuti, Elena Ietti.

La storia è tratta dal famoso romanzo di Eshkol Nevo, uscito nel 2017 per Neri Pozza:

Tre piani

Titolo: Tre piani
Autore: Eshkol Nevo
Editore: Neri Pozza
Pagine: 255
Prezzo di copertina: € 17,00 – ebook € 9,99
Uscita: 16 marzo 2017
ISBN: 978-8854512696

In Israele, nei pressi di Tel Aviv, si erge una tranquilla palazzina borghese di tre piani. Eppure, dietro quelle porte blindate, la vita non è affatto dello stesso tenore.

Al primo piano vive una coppia di giovani genitori, Arnon e Ayelet. Hanno una bambina, Ofri, che occasionalmente affidano alle cure degli anziani vicini in pensione. Ruth e Hermann sono persone educate, giunte in Israele dalla Germania, lui va in giro agghindato in giacca e cravatta, lei insegna pianoforte al conservatorio e usa espressioni come «di grazia». Un giorno Hermann, che da tempo mostra i primi sintomi dell’Alzheimer, «rapisce» Ofri per un pomeriggio, scatenando una furia incontenibile in Arnon, inconsciamente e, dunque, irrimediabilmente convinto che dietro quel gesto, in apparenza dettato dalla malattia, si celi ben altro.

Al secondo piano Hani, madre di due bambini e moglie di Assaf, costantemente all’estero per lavoro, combatte una silenziosa battaglia contro la solitudine e lo spettro della follia che, da quando sua madre è stata ricoverata in un ospedale psichiatrico, non smette mai di tormentarla. Un giorno Eviatar, il cognato che non vede da dieci anni, bussa alla sua porta e le chiede di sottrarlo alla caccia di creditori e malintenzionati con cui è finito nei guai. Hani non esita a ospitarlo e a trovare cosi un riparo alla sua solitudine. Salvo poi chiedersi se l’intera vicenda non sia un semplice frutto dell’immaginazione e dei desideri del suo Io.

Dovrà, giudice in pensione che vive al terzo piano, avverte l’impellente bisogno di dialogare con il marito defunto e per farlo si serve di una vecchia segreteria telefonica appartenutagli.

Sorto da una brillante idea narrativa: descrivere la vita di tre famiglie sulla base delle tre diverse istanze freudiane – Es, Io, Super-io -della personalità, “Tre piani” si inoltra nel cuore delle relazioni umane: dal bisogno di amore al tradimento; dal sospetto alla paura di lasciarsi andare.

E dona al lettore personaggi umani e profondi, sempre pronti, nonostante i colpi inferti dalla vita, a rialzarsi per riprendere a lottare.

Tre piani - Al cinema

Eshkol Nevo

Eshkol Nevo è nato a Gerusalemme nel 1971. Ha vissuto tra Israele e gli Stati Uniti, ma ha completato gli studi a Tel Aviv. Ha iniziato a lavorare come pubblicitario, carriera poi abbandonata per dedicarsi alla scrittura e all’insegnamento della scrittura creativa. Nel 2005 ha vinto il Book Publisher’s Association’s Golden Book Prize.

Tra le sue opere: La simmetria dei desideri (Neri Pozza, 2010), Neuland (Neri Pozza, 2012), Nostalgia (Neri Pozza, 2014), Soli e perduti (Neri Pozza, 2015), Tre piani (Neri Pozza, 2017), L’ultima intervista (Neri Pozza, 2019).


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