La tatuatrice gentile celebra la gentilezza dei gesti e delle intenzioni, la cura che si presta alle altre persone e che guarisce anche se stessi.
Le passioni che accompagnano il nostro cammino sono a volte dirompenti, si palesano a noi con tanto vigore da non poterle ignorare. Altre volte, invece, sono latenti nella nostra coscienza ed emergono pian piano, arrivando allo strato della nostra consapevolezza attraverso le esperienze che la vita ci costringe ad affrontare. Lo sa bene Lara, la protagonista di questo romanzo, che fin da bambina ama disegnare. Non sa ancora fino a che punto le immagini possano avere importanza nel suo modo di vedere le cose, ma sa che non può fare a meno di tratteggiare e colorare le sue emozioni. Solo da adulta capirà che i suoi disegni, nati spesso da sentimenti negativi e malinconici, non rappresentano la sconfitta o il dolore, bensì la rinascita.
Lara il dolore lo ha conosciuto troppo presto, fin dall’infanzia, e con tanta fatica ha provato a superarlo, a riscattare un po’ di felicità. Ecco cosa sono i suoi disegni: la conquista di una nuova luce dopo il buio, la risalita dopo aver toccato il fondo del fondo. Punti di forza, quindi, di speranza e coraggio. Non più solo disegni su carta, ma qualcosa di indelebile, che ti stia appiccicato per ricordarti chi sei e da dove vieni, per ricordarti le lotte che hai combattuto: tatuaggi. La pelle è la superficie giusta dove imprimere queste emozioni.
Da questa nuova consapevolezza, Lara trova il coraggio di lasciare un lavoro sicuro e mettere la sua sensibilità al servizio degli altri: diventa una tatuatrice. Una donna che prima di tutto si pone all’ascolto delle storie delle sue clienti, apre il suo cuore alle vicende degli altri. Accoglie. Accoglie con gentilezza. E poi trasforma. Con i suoi tratti dolci e i colori morbidi rende indelebili le sensazioni dell’anima.
In ogni tatuaggio, Lara impiega una cura meticolosa, la infonde coi gesti e col cuore. Proprio come la sua nonna Ada faceva con le sue amatissime piante, perfino con quelle più testarde, come le peonie, che sbocciano solo quando si decidono a farlo, solo quando sono pronte davvero.
Lucille Ninivaggi, attraverso il personaggio che ha creato per questo suo libro d’esordio, racconta se stessa e la sua vita. Si spoglia e mostra le sue ferite, le sue conquiste, i suoi tatuaggi. Lo fa con grande delicatezza, e con la maturità che si conquista solo con anni di elaborazione e introspezione.
Un libro che consiglio perché scalda il cuore e ci ricorda che c’è tanto bisogno di umanità.

(La Books Hunter Barbara)

Titolo: La tatuatrice gentile
Autore: Lucille Ninivaggi
Editore: Mondadori
Pagine: 144
Prezzo di copertina: € 17,00 – ebook € 9,99
Uscita: 7 settembre 2021
ISBN: 978-8804731689
Lara ha sempre amato disegnare, inventare nuovi mondi dove rifugiarsi nei momenti più bui. Per lei, la fantasia è stata l’antidoto ai tanti dolori che hanno segnato la sua vita fin dall’infanzia. Ora, diventata donna, ha trovato il coraggio di lasciare un lavoro che non sentiva giusto per sé, trasformando la sua passione in un mestiere che finalmente le dà gioia, la tatuatrice. Ma Lara non si limita a tatuare e basta. Lei, quando qualcuno, per lo più donne, la contatta per farsi fare un tatuaggio, prima di tutto chiede che le racconti la sua storia. Lei la ascolta con attenzione e se ne prende cura, con la stessa gentilezza e il medesimo rispetto che l’adorata nonna Ada riservava alle sue amatissime piante.
E poi traduce quei racconti di vite spesso offese in tatuaggi meravigliosi, trasformando così il dolore in bellezza, e quindi in forza. Come se, attraverso quei tatuaggi, Lara aiutasse le donne che si rivolgono a lei a tirare una riga – una riga bellissima, fitta di colori, volti e fiori – su ciò che sono state e a segnare il punto della rinascita.
Ogni volta che accade questo miracolo di empatia e di rinascita, il piccolo studio di Lara si riempie di nuova luce e si realizza quello che nonna Ada le diceva sempre, “ci sono volte in cui fare qualcosa per gli altri equivale a farlo per se stessi”. Perché le storie di cui si fa custode e interprete Lara, storie di donne coraggiose che non vogliono permettere al male che le ha investite di fermarle, aiutano anche lei a guarire, a sentirsi meno sola e finalmente al sicuro. E a preparare gli occhi e il cuore ai nuovi sogni che verranno.

Lucille Ninivaggi è una tatuatrice milanese che, con i suoi disegni, racconta le storie e le emozioni delle persone.