Dopo la Cena degli dei, Premio Selezione Bancarella 2021, Marino Bartoletti ci propone una nuova serie di incontri celestiali nel suo nuovo romanzo, Il ritorno degli dei.
Il Grande Vecchio Titolare, nel Luogo più solenne e divino che c’è, aveva concesso al Grande Vecchio (non Titolare, per carità! Con tutto il bene che si possa volere a Enzo Ferrari, non è Dio) di organizzare una cena tra illustri figure ormai celesti. Fu un successo, per tutti.
Pur sapendo che con Dio bisogna essere umili e poco pretenziosi, Enzo, mai pago delle sue imprese, pensa di avere una qualche speranza di spuntarla ancora. No, non un’altra cena. Questa volta si tratta di qualcosa di mai visto e sentito.
Ma andiamo per gradi.
Enzo, con la complicità dell’inseparabile assistente Francangelo, amico e fedele compagno di avventure in Terra e in Cielo, riesce a incontrare due campioni, Diego Armando Maradona e Paolo Rossi. Uomini diversi, con storie diverse. Ma Enzo li trova eccezionali entrambi, grandi protagonisti del nostro secolo, teneri nello loro fragilità, forti nelle loro certezze. Le nostre imperfette coscienze umane potrebbero spingerci a giudicare questi due uomini con poco senso empatico, favorendone uno rispetto all’altro in virtù di un vissuto terreno che possiamo aver conosciuto comunque superficialmente. Ma Enzo, durante la sua permanenza nel Luogo, ha imparato che il Grande Vecchio Titolare guarda con occhi diversi dagli uomini, giudica con una coscienza divina che è spesso inspiegabile ai comuni mortali.
E, pur non brillando per una spiccata generosità, Enzo si reca da Dio con una richiesta tutta particolare, altruista ai confini dell’ammissibile. Vorrebbe rispedire Paolo Rossi sulla Terra, laddove c’è bisogno di lui. Laddove delle ragazzine sono misteriosamente scomparse e chi indaga sta facendo il possibile per trovarle.
E qui, io mi sono persa.
Ho adorato La cena degli dei e altrettanto questo nuovo romanzo di Bartoletti, fino a questo punto. Ma devo essere sincera: l’intreccio tra le vicende del Cielo e della Terra mi ha un po’ destabilizzato. L’ho trovato fuori luogo, una forzatura che stona con tutta la storia. È come se l’autore sapesse di dover dare a questo libro un qualcosa in più per continuare il racconto, trovare una strada nuova per renderlo interessante. E per me non è stata la scelta giusta.
Poi è stata la volta di Maradona, che per gentile intercessione di Enzo e misericordiosa concessione di Dio, ha avuto il permesso di tornare sulla Terra per rivedere Napoli e lo stadio a lui dedicato.
Oltre ad avere stravolto la storia, è pur sempre vero che si dice che l’ultima volta in cui qualcuno sia tornato dal Regno dei Cieli sia stato circa duemila anni fa, e per un motivo molto nobile, come del resto evidenzia l’autore stesso. Allora perché scegliere di riservare questa possibilità proprio a loro due? Bartoletti prova anche a spiegarlo, ma anche questa mi è sembrata una forzatura.
Per il resto il libro mi è piaciuto, adoro lo stile con cui Bartoletti racconta le sue storie, come sa creare le giuste atmosfere, come parla dei suoi personaggi. Mi piace anche quando fa riferimenti a se stesso, parlando del giornalista con i baffi neri. Trovo che sia un grande osservatore, capace di cogliere gli aspetti più profondi delle persone che incontra lungo il suo cammino.
Purtroppo però, devo dire che in questo secondo romanzo, ho un po’ perso la magia che si era venuta a creare nel primo libro, anche se il finale mi ha riconquistata con quel tocco di malinconia che ha fatto da sottofondo a tutta questa storia.
(La Books Hunter Barbara)

Titolo: Il ritorno degli dei
Autore: Marino Bartoletti
Editore: Gallucci
Pagine: 370
Prezzo di copertina: € 16,50 – ebook € 8,99
Uscita: 18 novembre 2021
ISBN: 9788836242993
Ormai si era sparsa la voce: nel Luogo, a casa del Grande Vecchio, c’era la possibilità di fare incontri sbalorditivi, rivivere emozioni indimenticate, provare sentimenti autentici. E seppure Francangelo, il suo assistente, faceva buona guardia, il senso dell’amicizia e il desiderio di calore umano alla fi ne avevano avuto il sopravvento. Ed ecco allora varcare quell’uscio personaggi spesso “distanti” fra loro, a volte persino con fama di “peccatori”.
Tutti egualmente grandi, e accomunati, forse, dalla mancanza di un’ultima carezza non ricevuta: il fuoriclasse che se n’era andato in una disperata solitudine, il campione garbato che aveva riunito un Paese nella gioia, la sublime cantante piegata dalle calunnie, il maledetto poeta della musica, la biondissima star dalla micidiale simpatia adorata in due continenti… Per qualcuno di loro c’era anche in serbo un’opportunità non solo assolutamente inattesa, ma quasi miracolosa! A Pablito sarebbe stato concesso di tornare sulla Terra per contribuire a un’indagine delicata; Diego avrebbe avuto la gioia di rivedere Napoli…

Marino Bartoletti
Giornalista italiano, ha condotto e spesso ideato trasmissioni televisive storiche come Il processo del lunedì, La Domenica Sportiva, Pressing, Quelli che il calcio. È stato direttore del “Guerin Sportivo” e commentatore di tante edizioni del Giro d’Italia, della Champions League, dei Campionati europei e mondiali di calcio e dei Giochi olimpici. Nel 2019 esce per Gallucci La squadra dei sogni. Il cuore sul prato. Nel 2021 ha vinto il Premio Selezione Bancarella con il libro La cena degli dei.

Recensione “La cena degli dei” di Marino Bartoletti
La cena degli dei è un libro meraviglioso. Una coperta calda in un giorno freddo. Mi sono divertita, mi sono commossa, ho conosciuto un pezzo di Storia italiana, attraverso la vita (e la morte) di alcuni dei suoi protagonisti.