Recensione di “Ci rivediamo lassù” di Pierre Lemaitre

Pierre Lemaitre con “Ci rivediamo lassù”, disegna una storia dai contorni assurdamente meravigliosi.

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Dopo “I colori dell’incendio” e “Lo specchio delle nostre miserie”, anche con questo libro, Pierre Lemaitre è riuscito nel suo tentativo di conquista.

La storia inizia nel 1918. Siamo in Francia. Albert e Édouard, sono sopravvissuti alla Grande Guerra, che ha lasciato in entrambi, anche se in maniera diversa, pesanti strascichi. Emarginati dalla società, cercheranno di arrabattarsi per riconquistare una vita dignitosa.

Édouard ha salvato Albert; quest’ultimo cercherà in ogni modo di salvare Édouard dal suo oblio e lo farà nascondendolo, anzi, negandolo (per volontà di Édouard) alla sua vecchia vita.

È così che inizierà la loro esistenza lontano dal fronte. Entrambi hanno perso qualcosa, ma mentre Albert, ingabbiato nelle condizioni disastrose dell’amico, sogna ancora un futuro normale, Édouard si nasconde dietro finestre, garze e poi maschere.

Quando tutto sembra perduto, inclusi gli ultimi spiccioli, Édouard si inventa la truffa del secolo. La guerra ha tolto loro tutto, ma loro dalla guerra possono prendersi ancora qualcosa: una rivincita.

In parallelo, la famiglia di Édouard incrocia la strada di Albert, che scopre così che il disonesto Capitano Pradelle, uomo meschino, traditore, ha sposato niente meno che la sorella dell’amico, Madeline, sicuro di poter così entrare nel ricco patrimonio di famiglia. Proprio Pradelle, sarà colpevole, altresì, dei traffici di sepolture e di bare dei caduti in guerra, fatti realmente accaduti.

Con “Ci rivediamo lassù”, Pierre Lemaitre, immerge la realtà di quegli anni in una storia rocambolesca, divertente e drammatica insieme. I due protagonisti sono quanto di più assurdo e diverso possa stare insieme, eppure si sostengono, si sopportano e si difendono in una maniera talmente poco scontata e sottile che nemmeno loro se ne rendono conto fino la fine.

Questo romanzo è a dir poco coinvolgente. Ogni personaggio ha senso di esserci, deve stare esattamente dove l’autore decide di metterlo. E poi c’è Albert nelle sua infinita sciocca insicurezza, che a volte vorresti prendere a sberle. Édouard, nella sua follia d’artista, di cui cerchi di immaginare il viso. Messi insieme sono quanto di più strano si possa trovare in un libro.

Leggetelo, Pierre Lemaitre, passerete il tempo a pensare a cosa succederà nel prossimo capitolo. Per me è una garanzia.

(la Books Hunter Jessica)

Per un fattore meramente cronologico delle vicende la trilogia andava letta in un ordine diverso dal mio. (I libri sono auto-conclusivi, ma seguono un filone temporale in cui è possibile ritrovare alcuni personaggi). Leggerli così, in ogni caso, non toglie la godibilità delle storie.

Da questo libro è stato anche tratto un film. Il link al trailer italiano QUI.

Ci rivediamo lassù, Pierre Lemaitre

Titolo: Ci rivediamo lassù
Autore: Pierre Lemaitre
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo storico
Cartaceo: € 17,50 / Ebook: € 9,99
Pagine: 453
Uscita: gennaio 2014

opravvissuti alla carneficina della Grande Guerra, nel 1918 Albert e Edouard si ritrovano emarginati dalla società. Albert, un umile e insicuro impiegato che ha perso tutto, proprio alla fine del conflitto viene salvato sul campo di battaglia da Edouard, un ragazzo ricco, sfacciato ed eccentrico, dalle notevoli doti artistiche.

Dopo il congedo, condannati a una vita grama da esclusi, decidono di prendersi la loro rivincita inventandosi una colossale truffa ai danni del loro paese ed ergendo il sacrilegio allo status di opera d’arte.

“Ci rivediamo lassù” è il romanzo appassionante e rocambolesco che racconta gli affanni del primo dopoguerra, le illusioni dell’armistizio, l’ipocrisia dello Stato che glorifica i suoi morti ma si dimentica dei vivi, l’abominio innalzato a virtù.

Pierre Lemaitre - autore
Pierre Lemaitre (Wikipedia)

Pierre Lemaitre, nato a Parigi, ha insegnato per molti anni letteratura e ora è scrittore e sceneggiatore. Con i suoi romanzi, tutti premiati da critica e pubblico, si è imposto come uno dei grandi nomi del noir francese. Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue e i diritti sono stati acquistati dal cinema.

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