Antonella Prenner con “Il canto di Messalina”, ci riporta indietro di 2000 anni, nell’antica Roma. La Roma imperiale, ricca e violenta, fatta di potere, schiavi e mura di palazzo simili a prigioni; di donne ancora una volta vittime di sacrifici, di sentimenti inesistenti e della lussuria degli uomini.
In questo romanzo storico, Antonella Prenner, torna al I secolo dopo Cristo, per raccontarci la storia di Messalina, la diciassettenne che divenne presto sposa e imperatrice di Roma, sacrificando se stessa, i suoi buoni sentimenti e i suoi sogni a Claudio, cinquantenne storpio, balbuziente e zio del temibile Caligola.
Messalina non accetta quell’unione; ripudia ogni notte suo marito, pur dandogli due figli, una femmina e un maschio. Col passare del tempo le nascono dentro nuovi sentimenti: odio, violenza, ribellione e presa in giro verso quel marito imperfetto che la compiace e l’ama sinceramente.
Il suo canto, fra le stanze del palazzo, si spegne per riaccendersi alla lussuria, al tradimento con uomini da lei scelti per gioco o per rovina e che ben presto, se chiamati, smettono di sentirsi fortunati nel finire fra le lenzuola dell’imperatrice, perché sanno che quella chiamata potrebbe essere solo l’anticamera della morte.
Ben presto, succede che l’amore la travolge insieme alla voglia di salire al potere e alla decisione di uccidere Claudio. Messalina vuole riprendersi quella vita che le è mancata, quella libertà che un tempo risiedeva nel suo canto.
Messalina è una figura difficile da inquadrare; una protagonista controversa dell’antica Roma, che oggi è vista solo per la sua condotta all’insegna del sesso e del potere. Eppure Antonella Prenner, con la sua narrazione che non perde mai il punto, né si perde nella retorica dei sentimenti, racconta prima di tutto di una donna che ha perso se stessa e la sua libertà di scelta.
Sapete quanto io ami i romanzi di stampo storico; quanto mi piaccia conoscere queste figure lontane di uomini e di donne, apparentemente forti, ma che combattono con un mondo maschilista, ricavandosi un pezzo di storia tutta per loro.
Un libro che vi consiglio, anche se a volte può risultare troppo descrittivo nei luoghi e nei grandi monumenti, ma che così facendo, riesce a mostrarci la grandezza di un mondo lontano, un mondo che ci è rimasto, insieme a molti dei suoi difetti.
(la Books Hunter Jessica)

Titolo: Il canto di Messalina
Autrice: Antonella Prenner
Editore: Rizzoli
Genere: Romanzo storico
Cartaceo: € 16,50
Pagine: 448
Uscita: 21 giugno 2022
Roma imperiale, I secolo dopo Cristo. In un clima violento e dissoluto, tra le lotte di potere che infestano i palazzi romani, sboccia un fiore dal nome maledetto: Messalina, la più leggiadra e desiderabile fanciulla di Roma. Appena diciassettenne viene sacrificata al potere: dovrà sposarsi, e per lei non c’è via di scampo, perché a comandarlo è l’imperatore di Roma in persona, Caligola.
Essere moglie di un uomo scelto da altri è un’ingiustizia, una violenza al suo corpo e ai suoi desideri, perché Messalina desidera l’amore, e invece dovrà giacere con uno sconosciuto, un uomo di trent’anni più vecchio di lei, storpio e balbuziente: Claudio. Ma inaspettatamente di lì a poco si ritroverà imperatrice, e tra disperazione e odio implacabile il potere alimenterà i suoi propositi di rivalsa.
Inizia così una vertiginosa discesa prima nella solitudine e poi più giù, verso la follia e, nell’immaginare feroci vendette, sfogherà il suo dolore nella perversione, in cerca di squallidi amori. Sarà infine proprio l’amore tanto cercato, travolgente e nefasto, a illuderla di una scellerata felicità, e ad accrescere la sua brama di sangue e del delitto supremo: uccidere Claudio, suo marito, principe dell’Impero.
In questo romanzo storico dalle tinte noir, attraverso lo studio rigoroso delle fonti letterarie e archeologiche, l’autrice fa rivivere i personaggi e gli ambienti della Roma imperiale, restituendoci la vicenda umana di una donna controversa della Storia romana, una figura dal fascino oscuro che si staglia sullo sfondo delle grandi vicende dell’Impero.
L’ascesa al trono, gli intrighi di corte, la spietata scalata al potere che anima il cuore marcio di Roma: e al centro degli eventi il canto di una donna dal nome famoso di duemila anni fa, che è anche il grido muto di tante donne infelici e disperatamente ribelli, senza nome e di tutti i tempi.

Antonella Prenner insegna Letteratura latina all’Università degli Studi di Napoli Federico II. È autrice di importanti studi sulla letteratura antica e dei romanzi Tenebre e Caesar.
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