La lettura passa anche dai social: il fenomeno TikTok

Il binomio lettura-social è in continuo sviluppo: all’inizio era Facebook il luogo virtuale in cui si parlava di libri, poi è arrivato Instagram e ora è il momento top di TikTok. Nascono continuamente profili, pagine, account in cui si parla di letteratura.

Qualcuno è contrario a queste pratiche e troppo spesso lo è per il motivo sbagliato: principalmente, è un discorso di etichetta. Si parla di letteratura pensando subito a cultura. E, si sa, per molti i social sono l’anti-cultura per eccellenza. Quindi va bene prendere parte ai gruppi di lettura che si fanno – ad esempio – in biblioteca, ma non va bene se lo si fa su Facebook. Non è da acculturati.

Noi non siamo d’accordo. E verrebbe da dire che non lo siamo perché siamo proprio fra coloro che usano i social per parlare di libri. Non è proprio così. Noi siamo blogger ed è questo il nostro mondo. I nostri contenuti sono qui, nello spazio virtuale in cui abbiamo scelto di condividere la nostra passione. Usiamo i social per veicolare i nostri articoli anche su queste piazze virtuali, perché lì c’è un interesse vivo, tangibile. Altri hanno fatto scelte diverse, non avendo un blog ma direttamente dei profili social.

Ma alla fine, l’importante non è il dove, ma il come. Promuovere la lettura, diffondere l’amore per i libri, è sempre positivo: lo è in libreria, nelle piazze, sulle strade, agli eventi, in biblioteca, così come in TV, radio, web.

La verità è che i tempi cambiano e negarlo è di per sè anticulturale. Nessuno di noi vuole negare la tradizione, che è sempre alla base dei nostri costumi sociali. Ma le cose evolvono e bisogna trarre da questi sviluppi il meglio possibile.

Il successo di questi profili social-letterari dovrebbe farci capire che è un fenomeno che non può essere banalizzato. Gli stessi addetti ai lavori (a partire dalle case editrici) sempre più spesso si appoggiano a questi canali web per il loro business. E ben venga se in queste community non si parli sempre e solo di letteratura classica: c’è spazio anche per libri più contemporanei, magari anche più leggeri. Alla fine ognuno si avvicina alla lettura in modo diverso.

Parlando di TikTok, social fenomeno del momento, vi diciamo che #BookTok è una piazza virtuale che dalla sua recente nascita a oggi conta circa 65 miliardi di visualizzazioni. Noi Books Hunters non abbiamo ancora un profilo su questo nuovo social, ma siamo ben contente che anche lì ci sia questa bella energia, questo grande entusiasmo verso il mondo della lettura.

Tik Tok

Perché più si legge, meglio è. Più se ne parla, meglio è.

TikTok è un social giovane, che parla ai giovani: loro sono il cambiamento e noi dobbiamo abbracciarlo, per supportarli nel loro modo di esprimersi e confrontarsi, anche se usano canali che troppo spesso sono considerati anti-convenzionali.

Non serve la competizione tra il reale e il virtuale, si può trovare il giusto equilibrio perché tutti possano godere di uno e dell’altro, nel migliore dei modi. Noi amiamo discutere di libri sul web, è evidente. Ma amiamo altrettanto trascorrere giornate intere in libreria, a chiaccherare con i librai. I due mondi si possono fondere in nome dell’amore per la lettura.


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