Javier Castillo scrive un thriller che lascia davvero col fiato sospeso, che si legge in breve tempo, che si prende qualcosa di indefinito e se lo porta via, fino all’ultima parte, quella che restituisce.
La ragazza di neve” di Javier Castillo fin dal principio immerge il lettore in un storia che si spalma su un lungo piano temporale e che racconta della piccola Kiera, partendo dalla parata del Ringraziamento del 1998, a New York, dove scompare. Un dramma, una corsa per ritrovarla che leva il fiato anche al lettore.
Kiera ricompare, 5 anni dopo, in un video spedito alla famiglia che, nel frattempo, il dolore, la colpa, il risentimento, hanno sfasciato. Da lì si riapre tutto e Miren Triggs, che al tempo della scomparsa della piccola era una studentessa di giornalismo e che non ha mai smesso di essere ossessionata da quella storia e dalla promessa di ritrovare Kiera, finalmente vede in quel video una nuova possibilità che possa aiutarla.
Miren Triggs, la vera protagonista di questa storia, con i suoi demoni interiori e il suo passato difficile da digerire, si sente un tutt’uno con quella vicenda, è la sua spina nel fianco. Ormai giornalista affermata, proprio grazie ad essa, con l’arrivo di una seconda e una terza videocassetta, torna a scavare ancora di più e ad andare oltre la “neve” che scende inesorabile alla fine di ogni registrazione dove Kiera, prima gioca, poi scrive, poi non c’è più.
Javier Castillo, con questa storia mira a colpire un certo tipo di sensibilità, è indubbio. Appena ho iniziato a leggere il libro, erano le primissime pagine, ho provato un forte senso di disagio, quasi volevo smettere. Eppure, volevo anche sapere. Volevo trovare anche io Kiera Templeton.
I continui balzi temporali, che snodano la vicenda fra il racconto di Miren, in prima persona, quello relativo ai genitori di Kiera e ad altre vicende che la riguardano, in terza, sembravano essere difficili da seguire; ho temuto lo fossero, invece no, avevo necessità di capire cosa stesse succedendo nel 1998, come nel 2003, come dodici anni dopo la scomparsa. Stavo cercando e, da lettrice, necessitavo di più finestre aperte su questa storia e, il libro, l’ho letto in tre giorni perché nulla sfuggisse, proprio come un’indagine che si spera non duri troppo a lungo.
“La ragazza di neve” è un fenomeno editoriale, funziona. Diverrà una serie Netflix e si presta ad esserlo molto bene. Prima di tutto però è la sede delle paure di un genitore. Fa leva su questo. Muove dei fili invisibili che stringono fortissimo lo stomaco; ogni persona che perde un’altra persona cara, vorrebbe vivere tanto a lungo da vedere come va a finire. Gli altri sono solo partecipi al dolore, o forse sono solo curiosi.
(la Books Hunter Jessica)

Titolo: La ragazza di neve
Autore: Javier Castillo
Editore: Salani
Genere: Thriller
Cartaceo: € 18,90
Pagine: 352
Uscita: 17 marzo 2022
1998, New York, parata del Giorno del Ringraziamento: Kiera Templeton, tre anni, sparisce.
Succede tutto in un attimo: il padre perde la presa calda e leggera della mano di sua figlia e improvvisamente non la vede più, inghiottita dalla folla che si spintona. Inutile chiamarla, chiedere aiuto e disperarsi. Dopo lunghe ricerche, vengono ritrovati solo i suoi vestiti e delle ciocche di capelli.
2003, cinque anni dopo, il giorno del compleanno di Kiera: i suoi genitori ricevono uno strano pacchetto. Dentro c’è una videocassetta che mostra una bambina che sembra proprio essere Kiera, mentre gioca con una casa delle bambole in una stanza dai colori vivaci.
Dopo pochissimo lo schermo torna a sgranarsi in un pulviscolo di puntini bianchi e neri, una neve di incertezza, speranza e dolore insieme. Davanti al video c’è anche Miren Triggs, che all’epoca del rapimento era una studentessa di giornalismo e da allora si è dedicata anima e corpo a questo caso.
È lei che conduce un’indagine parallela, più profonda e pericolosa, in cui la scomparsa di Kiera si intreccia con la sua storia personale in un enigmatico gioco di specchi che lascia i lettori senza fiato. Un thriller perfetto che ribalta le regole del genere.

Javier Castillo è cresciuto a Malaga. Ha studiato Economia aziendale e ha conseguito un master in Management presso la ESCP Europe Business School. I suoi romanzi hanno ottenuto un enorme successo editoriale, sono in corso di traduzione in più di 60 Paesi e hanno venduto più di un milione di copie.